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lunedì 4 maggio 2015

Come si racconta il conflitto? Un' analisi media archeologica della #MayDayNoExpo


Dopo la #MayDay di Milano e l'inaugurazione di Expo, l'immagine del movimento è uscita completamente intossicata. All'indomani del corteo che ha visto la partecipazione di decine di migliaia di persone da tutta italia, la narrazione di riferimento si incentra sulle devastazioni compiute dal blocco nero durante la manifestazione, obliterando le ragioni politiche e sociali che stavano alla base di una lunga e partecipata campagna alter-Expo. Varie cornici, vari tableaux, come li chiamava Michel Foucault, si sono incastonati in questa narrazione di riferimento che, tuttavia, rappresenta l'unico setting, l'unica scacchiera entro cui giocare la partita. Piuttosto che dare un'interpretazione politica di questo scenario, vorrei analizzare le condizioni di creazione e trasformazione dello scenario stesso da un punto di vista media archeologico. L'archeologia dei media infatti, non si occupa semplicemente di portare a galla "il nuovo" dalle ceneri dei vecchi media, ma promuove una teoria e un uso radicale dei media quale dispositivo storicamente situato nel tecnocapitalismo moderno. 

Indossabili, componibili e sempre più embeddati nella realtà, noi siamo i media e la forma corteo è ormai un organismo tecno-antropologico dai confini nebulosi e dalle temporalità sovrapposte. Non si segue più il corteo "da casa", ma si può intervenire attivamente su di esso producendo immagini, moltiplicando le testimonianze, orchestrando i tempi di circolazione delle informazioni. La linearità del corteo che in passato assicurava una narrazione semplificata in 2D (si parte da un punto A, si arriva ad un punto B), oggi scompare di fronte alle narrazioni molteplici e transitorie che in tempo reale sovrappongono storie e percorsi in contraddizione fra loro. Questa database narrative, come la chiamavano Lev Manovich e Hiroki Azuma intorno al 2000, non ha però portato ad una democratizzazione delle storie, non ha dischiuso alcun "rizoma", e l'elaborazione di una strategia efficace di storytelling è tornata una questione centrale. Come si racconta il molteplice? Come si determina una linea narrativa radicale e aperta che allo stesso tempo crei consenso e partecipazione? Non si tratta semplicemente di raccontare storie alternative, ma di sviluppare pratiche di regia. Da un lato valorizzando la singolarità delle narrazioni personali, dall'altro orchestrando un ritmo narrativo collettivo e sempre aperto, come in una jam session. In pratica, poi, che fare?

*** Segue un parte teorico analitica molto corposa. Se volete, potete saltarla e andare direttamente alla parte "pratica" ***

venerdì 21 novembre 2014

«How to build a scene Vol.I»: la comunità di breaking prende parola


Ad ottobre, presso l’inosservato lungofiume all’ombra del Ponte della Musica, un manipolo di b-boy e b-girl hanno posato le chiappe in circolo e iniziato a...parlare. L’incontro si è svolto all’indomani del Raw Muzzlez Anniversary, un evento volutamente “clandestino” che una volta all’anno tramuta la monotonia del sottoponte capitolino in un’arena di scontro fra i più agguerriti/e street dancer, da Roma e dintorni, fino a Bari. Seppellite le asce di guerra, il pomeriggio seguente i Raw Muzzlez hanno convocato le crew e i personaggi di spicco della scena romana, per un confronto vis-a-vis incentrato su una domanda da un milione di dollari: come si ri-costruisce una scena? Nonostante la domanda avesse potuto dare spago a masturbazioni a quattro mani sui “bei tempi andati” o a fenomeni di caccia alle streghe in nome del “Da Real”, tutto ciò è morto sul nascere e la discussione, spesso imbizzarrita e condotta a briglie sciolte, ha dato dei risultati molto concreti e che tenterò di organizzare. Quello che segue è il frutto del primo ragionamento collettivo svolto dalla comunità di breaking di Roma e, a memoria personale, la sua prima dichiarazione di intenti scritta.

lunedì 29 luglio 2013

Hip Hop Connection BEACH 2013: Reportage Urban Force

"Bella ragazzi, come va a giù a Roma?" - Il tormentone di ieri, quando alle 5 del pomeriggio camminiamo compatti lungo il viale Ceccarini di Riccione. "Ma state partecipando?" - La domanda di riserva quando spieghiamo che la nostra apparente "compattezza" è dovuta all'alta percentuale di umidità che durante il viaggio in macchina ci ha fusi in un'unica sudata ventosa. Ma andiamo con ordine, rispondendo alla prima domanda: "come va a Roma?"

mercoledì 17 aprile 2013

Italy Circle Industry 2013 | Reportage

Aghi nelle tempie, caviglia che reclama riposo, lingua d'asfalto che ti accompagna da 6 ore: albeggia. Roma/Milano andata e ritorno. Cinque caffè nel sangue, tre magliette sudate nello zaino; "l'odore del cerchio" (chiamiamolo così) imbratterà la macchina per giorni. All'andata dovevamo parlare di filosofia, coscienza, teoria delle stringhe, ma rimandiamo tutto al ritorno, alla discrezione severa delle stelle.

Milano, Circle Industry - European Selection 2013. Arrivo alle 16.00 e quella colonia di bboy e bgirl sembra insediata lì da giorni. Di cypher ne conto almeno 4, ma delle volte se ne formano di più. Due consolle, dentro e fuori. Incrocio subito Gracy (Fusion Rockers, Spagna) e Intact (Ruffneck Attack, Ucraina), i due giudici del battle insieme a Jamal (Predatorz, Russia), che prendono confidenza col pavimento. Saluto gli organizzatori Flavio, GemePhilgood che saettano in tutte le direzioni come sinapsi impazzite. Più tardi scoprirò che ci sono stati numerosi problemi logistici e tecnici ma nessuno se ne accorge. Per la prima volta dopo anni, i breaker italiani sono concentrati sui cerchi, li riempiono, si lasciano trasportare. Alle 18.00 ci sono ben 90 coppie iscritte al 2vs2 che decreterà il rappresentante italiano alla finale internazionale. Numeri da capogiro anche per l'IBE.

Tramonto. Le selezioni sono interminabili: impossibile guardarle tutte. Balliamo quasi per primi, poi un gap di circa 3 ore dove - non smetterò mai di ripeterlo - i cerchi continuano a mescolarsi, brillare, sciogliersi e dividersi. Stomaco vuoto, bisogno di acqua: panini a 3 euro e il rubinetto del bagno, ci mettono la cosìdetta "pezza". It's battle time! Concentrarsi sulle sfide.


martedì 24 luglio 2012

Hip Hop Connection 2012 - Reportage


Smonto dal treno, sfascio la valigia, scheda sd inserita: foto, video. Crea Nuova cartella > "Hip Hop Connection 2012" > Apri. MVI_2051 > Carica nuovo video > loading...

Di questo folle Hip Hop Connection che mi ha visto in giuria voglio ricordare ciò che non ho documentato:
- il culo abbronzato di Youval, sfacciatamente resuscitato nel cerchio del 3° giorno;
- lo struscio leninista tra Froz e le M.I.L.F. del 1° afterparty;
- la faccia dei Gamblerz dopo la sconfitta con Cima & Renato;
- il mio commento durante l'entrata di Bruce: "Pensa ad avercelo in giardino";
- la rosicata di Xisco, dopo la sfida con Elia (grande Elia!);
- lo "spostatevi dalle casse!" di Max M'bassadò, tormentone di quest'anno;
- sentirsi dire:"Bella la citazione a Fantozzi" e rispondere:"Veramente era Carmelo Bene";
- lo schianto di Mosè col pulmino di Hip Hop Connection;
- i gigioneschi uprock tra Dead Prez e Last Alive;
- il tizio che è entrato durante il turno dei Diamond Leaf e poi è fuggito;
- gli orecchini dilatatori di tutti i b-boy dai 19 anni in giù;
- la cazzo di pioggia.

lunedì 12 marzo 2012

Termini Underground Battle - Reportage



Rohan è gasato, Lorenzone è caldo, Nippon è croccante: a Termini c'è aria di battle. Il primo.
Qui sotto al binario 26 - "mentre tutto scorre" - un manipolo di bboy e bgirl si affollano intorno ad una porticina come all'ingresso di un formicaio. Ad accoglierli, oltre alla giuria, c'è Angela Cocozza, Sarah, Valentina e uno strano sound fatto di dub-step, funk e conga, opera di Dj Acrhon. Bastano 5 casse pompate a mille e il frastuono dei treni in superficie diventa semplice ronzio. Termini trema, gli street dancer si sciolgono.

I numeri: 122 ingressi, 33 coppie iscritte per 39 sfide totali compreso l'All Style Battle, uno speciale contest su musica "random". Ci sono Urban Force, De Klan, Heores, Seaside Attack e una sorpresa: Kora da Grosseto.

domenica 4 dicembre 2011

Rock Steady Crew Tour Italy - Reportage





















Storia n.1: un ragazzo si sveglia, prova a scendere dal letto e si accorge che non ha più le gambe. Oppure - Storia n.2: Pinocchio chiede a Geppetto gambe da bambino, "Solo gambe?" - risponde - "Si, giusto per i footwork". Storia n.3:"Un idiota guida nella notte per 300km dopo un doppio-battle di breakdance, la mattina dopo si sveglia lamentandosi sul suo blog dei dolori alle gambe". Frutta - in gergo si dice - Essere arrivati alla frutta! 

 Roma, 3 Dicembre 2011 - Salpiamo alla volta di Ancona, la città delle ancòre e dei còni, alla conquista del Rock Steady Tour, evento pompato in giro per l'europa dal leggendario Mr. Wiggles e Tony Y-Not. Siamo io, Loco, Pumba e un certo Valerio + una seconda auto di u.b.s (uncrewfied b-boy subjects) capitanata da Jeky. Si tratta di un 1vs1 di Top Rock (passi in piedi e drops/go down) e di un "3x3" (che di regola significa 9!) ma di fatto è un 1vs1 di breakdance dove ogni b-boy esegue un'entrata di top rock, una di footwork e una di...chaampaagne! (ovvero quel che vuole, senza limits). Il tutto ci viene comunicato durante il viaggio e la storia mi ricorda il non lontano Mistic Challenge organizzato da Shea99 a Roma, molto simile a questo "3x3" dei RSC. Je ne sais qua!

venerdì 11 novembre 2011

"Muovetevi pur stando fermi" - #occupiamoiltesoro


#11.11.11 è anche S.Martino aka ce se 'mbriaca. Lo dice anche Annarella, ora che Berlsconi "se n'è annato". Bevicchiano anche i Draghi Ribelli che accerchiati dalla polizia dicono "non ce ne annamo". Lo penso io, di fronte alla 66 da 99cent in offerta:"visto che ce stamo". Ma soprattutto oggi è uscito Post Scripta il nuovo album di Kaos One.

11.11.11. festanti circondati
dalla polizia in Via Flavia per aver
iniziato un corteo non autorizzato
Arrivo nei pressi del ministero verso le cinque. E' notte ma il sentiero è illuminato da luci bluastre. E' già Natale - penso - no, è la polizia. L'isolato è blindato come la batmobile ma dentro l'abitacolo ci sono i draghi. Tento di avvicinarmi ma ci fanno indietreggiare. I globuli blu scalpitano, c'è tensione. "Ma non dovevano occupare il ministero?" - chiedo - "si, ma poi hanno fatto un corteo e sono finiti qua dentro" - mi risponde una giovane fotografa scampata alla tonnara. Cul de sac! Rievochiamo insieme l'apocalisse di S.Giovanni. "Mo sò botte" - bisbiglia un'altro fotografo.

domenica 16 ottobre 2011

L'Apocalisse di San Giovanni: un racconto del 15 Ottobre





Ieri sera verso le 19.00 ho pubblicato su Fb e Giap! questo mio resoconto "a caldo" dalla giornata di ieri. Muisca, colori, cortei, fiamme, lacrimogeni, apocalisse.



Sono appena tornato a casa da quell’inferno che è stato S.Giovanni.

NB: non sono un blechbloc, ero solo e ho semplicemente seguito il corteo.

La mascotte del carro Valleoccupato
Parto stamane alle 12.00 da San Lorenzo dove il corteo del Valleoccupato+Draghi Ribelli salpa colorato alla volta della Sapienza e poi Termini. Dalle casse del carro, musica Hip Hop e tanta allegria: siamo un fiume in piena. Termini e poi via Cavour sono un grande carnevale in festa, poi la telefonata: “stanno incendiando della auto”.

Mi stacco dal carro e avanzo per verificare. Provo a prendere una scorciatoia ma da via Cavour in poi, ogni traversa è bloccata da camionette della polizia che vietano il passaggio. Sono le 15 circa e vedo le prime auto carbonizzate alla fine della strada. A fargli compagnia bancomat sfasciati, vetrine frantumate e una serranda bruciata. In tutto conterò 5-6 auto carbonizzate e un paio di bancomat over.

giovedì 13 ottobre 2011

Block Party con i Draghi - #occupiamobancaditalia

Block Party con i Draghi
#occupiamobancaditalia

Giovedì 13 Ottobre
Palazzo delle Esposizioni
Via Nazionale, Roma
- dalle 16.30 in poi

INVITO a tutti gli street dancer ed esponenti della scena Hip Hop a partecipare con la propria arte alla manifestazione #occupiamobancaditalia


*Qual'è la situazione?*
Da ieri pomeriggio un gruppo di cittadini sta manifestando nei pressi della sede di Banca D'Italia a favore del bene comune e contro i privatismi finanziari che hanno generato il debito e la crisi.
Ieri notte la polizia ha sgomberato gli occupanti che si sono accampati all'ingresso del Palazzo delle Esposizioni (chiuso fino al 16 ott.). I Draghi Ribelli - questo è il nome scelto - continuerranno ad occupare/manifestare/organizzare eventi per affrontare con maggior consapevolezza la grande manifestazione di sabato.

domenica 18 settembre 2011

Battle Of The Year Italy 2011

Battle Of The Year Italia 2011
Battle di B-boying
Crew vs crew (coreografico+sfida)
1 vs 1
Roma, Teatro Golden

Winner: De Klan (vs LTC)
Winner 1vs1: Matthew (vs Cima)
Best Show: Licence To Chill





Polpastrelli infuocati e gambe di piombo. Fatico a divincolare la schiena dalla camicia fradicia. Doccia. Due baci: quello di Lei e quello della camomilla bollente che mette fine alla nottata. Stamattina se fossi un animale sarei una lavra. Striscio davanti al pc e inizio a scrivere...

Non c'è due senza tre: il Boty è dei De Klan. Sponsorizzato per la prima volta da Braun (si, quello del "silkepil"), il Battle Of The Year Italia migliora il risultato dell'anno scorso e si avvicina all'olimpo degli eventi. Si perchè il Boty è la storia del b-boying mondiale e in Italia, dopo i primi anni bomba, ha rischiato di sparire per sempre, anche a causa della chiusura di molte crew all'aspetto "coreografico" della break.

Anyway! Qualcuno ci crede ancora e sta passando parola. Certo, il livello degli sfidanti, tolti i 3 big (De Klan, Licence To Chill ed Heroes) sfiora la parodia o l'assurdo, ma non possiamo che sperare in un miglioramento ed incoraggiare tutti a studiare,studiare,studiare e frequentare la Scena underground e non cadere nella trappola YouTube. Licence To Chill (Max, Cima, Buzz, Takeo, Eddy) si beccano il best show con una coreografia povera ma che ci insegna a "chillare" a tutto stile. All'1vs1 trionfa Matthew (KnèF) in finale per la seconda volta con il campione uscente Cima, che passa lo scettro per rappresentare l'Italia alla finale di Montpellier.

Real Vibes, promotrice dell'evento, sembra azzeccarci sempre di più e riempie anche quest'anno il teatro. Speriamo che dalla prossima stagione abbia le skills per alzare il numero degli spettatori e abbassare i prezzi. Pane al pane, b-boying ai b-boy.

Sono stanco e deluso perchè ieri ho perso, ma vorrei tornare all'after party. Tuffarmi nei cerchi con i nuovi e vecchi amici, scroccare qualche drink e soprattutto - si, chi c'era lo sà - soprattutto vorrei stringere la mano al dj della chiusura e dirgli:"Complimenti, la differenza fra te Apple Genius sta che lui sfuma le tracce, tu nemmeno quello". Amen.

lunedì 25 luglio 2011

Hip Hop Connection 11: risultati e reportage

Vincitori 2vs2Kiriill & Cheer-ito (Russia)
Vincitori crew vs crew: Body Carnival (Giappone)

giovedì 14 luglio 2011

Cyphress Hill, Public Enemy, House of Pain...no gain!


ore 8.30: Sveglia!...(con 1ora di ritardo) si parte per Milano.
Pizza+3 pacchetti di fonzies+4 banane: tipo -12 €.
Viaggio: - 50€.
Birra in autogrill: -3€.
- mj! -
Parcheggio in divieto di sosta: 0 €.
Birra: - 6€.
Ingresso: - 47€
- mj! -
Via la canotta.

venerdì 17 giugno 2011

Teatro Valle Occupato

Nel 1727 nasceva il Teatro Valle - il più antico di Roma - oggi occupato. Occupato da un comitato che dice no alla "fine" e lo fa nei tempi e negli spazi che vuole lui. Si parla di lotta, disobbedienza, rivoluzione culturale. Rivoluzione. Sul web si fa l'esegesi delle rivoluzioni nordafricane, ma è in luoghi come il Valle si effettuano. Di giorno ci si organizza, di sera si va in scena. In tanti sono già intervenuti (Franca Valeri, Andrea Camilleri, Silvio Orlando, Elio Germano) e ora si vocifera su Sabina Guzzanti e Benigni. E' il caso di farci un salto, che ne dite?

Proprio ieri Camilleri ha detto che il Valle è un "luogo d'incontro culturale" che spaventa i potenti. Un "luogo", in matematica, è l'insieme di tutti e soli i punti del piano che hanno una determinata proprietà (es. il cerchio, l'iperbole). E' ora di sentirsi "iperbolici" nelle due accezioni del termine: la prima, dal greco "esagerazione"; la seconda, dalla geometria come lo status dei punti per cui la differenza fra i due fuochi è equidistante. La rivoluzione culturale è un movimento asintotico (divergente verso spazi infiniti), ma capace di collegare i soggetti rivoluzionari proprio tramite questa differenza. Divergere fisicamente per convergere temporalmente. La vera rivoluzione si prende i tempi che vuole. Ecco perchè un luogo non è mai solo un semplice spazio. Ecco perchè il Valle va occupato. Keep on struggling!

martedì 24 maggio 2011

Battle Who You Want 2

Battle who you want 2
5vs5 and 2vs2 battle
14 May 2011, Paris
winner 5vs5: EXG
winner 2vs2 bgirl: Joolie Joo & AT
See all the footage here




Italians do it better or...we think so. "Who you want 2" is passed and our bunch of spaghetti-boys&girls left a sign. A full-of-crew Paris has been the location for who really want to battle. The rules are simple: do you wanna battle someone? Ok, let's do it. The crews choose each other and after the first battle, the tournament go on as usual (...quarter, semi, final). That's it? No is not. Icing on the cake, a 2vs2 b-girl battle which seems to have burned down the place. So, what about italians? We won!...or rather she won. B-girl Joolie Joo - florence-blackmamba-moved-to-paris - get the first place with b-girl AT (Flow-Mo/Finland) at 2vs2 battle. Glory, glory Alleluja! One of the best results of the last years for "Bel Paese".



What about the rest of famiglia? Well, same story: we form a super-heroes-justice-league-squad but we can't rise the top, or almost. Licence to Chill - not a fake just-for-winning-team - rapresented Italy with five of his illest guys: Cima and Eddy (Rapid Soul Moves/Abruzzo), Renato (Florence), Takeo (Wired Monkees/Bologna), Max (Milan). B-boys in full effect. Everyone with his own style and a package of experience increased by years of presence in the scene. They won against Fusion Rockers (for me best crew in Spain) but lost in the semi-final vs EXG (congratulation to that crazy crew from Holland!). Bla,bla,bla...Ok, it's time to check the video!



I hope one day Italy would make it. Deserve it, need it. But, living in the end of the times, I can just say: hurry up fellas!


Cosa? Ho scritto in inglese? Beh, è ora di dare un pò di respiro internazionale a questo blog, non vi pare? Il succo del discorso - per chi fosse sprovvisto di lingua inglese - è che Joolie di Firenze ha vinto il 2vs2 di b-girl, mentre i Licence To Chill hanno perso in semifinale con EXG, pur ballando da dio. Basta così: tornate a provare airtrack!

martedì 12 aprile 2011

Feel The Beat 2011

Feel The Beat
Breaking Battle
Genova, 9 Aprile 2011
Winner 3v3: Cima, Nexus, Timon (Urban Rapid)
Winner Toprock: Ricky D






CikiCikiCikiCi! - E' il mio human scratch che sveglia Cima appisolato sul letto di Shai. Timon registra il tutto in HD mentre Leva57 torna al mondo dopo la parodia di un riposo. L'olio della focaccia, il profumo del tabacco, un abbraccio e l'autostrada, siamo di nuovo in autostrada. Destinazione: Roma. Obbiettivo: L'Ombra.


Genova lancia un bengala di stile nel cielo plumbeo del B-boying italiano. Ad illuminare la scena c'è Crazy dalla Svizzera, Davide Bboy Head da La Spezia e Mr. Wiggles da New York. Membro dei Rock Steady Crew e demiurgo della danza Hip Hop, Wiggles polleggia con una birra in mano, si gode il calore della folla e forse ricorderà questo giorno per lungo tempo. Si perchè la sua giornata inizia nel primo pomeriggio con le lezioni, le parole, gli sguardi affascinati dei suoi allievi e un apparizione, che al pari di un incontro ravvicinato del terzo tipo, fa incontrare nello stesso "qui ed ora" Mr. Wiggles ed Emilio. Chi è costui? Emilio è il b-boying. Emilio è quel personaggio senza il quale tu probabilmente non avresti iniziato a ballare. Emilio è quel nome che probabilmente sentirai al pari di Next One, quando andrai in America ("Beh si, ho pistato parecchio da quelle parti!" - mi ha confessato). Emilio è quell'entità che associ alla Golden Age degli anni 90, quando insieme alla Battle Squad, ai Passo Sul Tempo, a Crash Kid, l'Italia era un paradigma di freschezza per la scena planetaria. Eppure Emilio non è passato, è presente e balla alla grande.


Il resto è routine. Urban Force schiaccia per la prima volta il cinque ai Rapid Soul Moves e il trio Nexus, Timon e Cima si aggiudicano la vittoria del 3vs3 in finale contro i Livin Dead Army. Piccolo rammarico per il sottoscritto che verso le 5 del mattino perde di un soffio la finale di toprock contro Ricky D. Si pregustava un bagno nudi sul litorale ligure ma sarà per la prossima volta. Colpi bassi: selezionare solo 4 bboy su 47 alla fase finale del toprock battle e terminare l'evento praticamente all'alba.


"L'Ombra, l'ombra...ma non se poteva chiama Un pò più in luce?!" - il dardo di simpatia di Timon non mi scalfisce. Gambe di legno, occhi di panda e 3 bboy da gestire prima dello show. Giacomo e Giulia i polipi della consolle, Yaser leone di scena, noi 4 filosofi del chillin. E la nave và. Peccato che mi scordi di spingere "rec" sul pulsante della telecamera ben piazzata sul cavalletto nuovo da 13 euro comprato per l'occasione. Ma insomma, proprio perchè non si chiama "un pò più in luce", l'Ombra resterà ancora un pò...in ombra :P


Big up to all the freaky-weekend's characters: Zulu Shai, Leva57, Masta5, Lorenz1 (che figo, tutti con un numero alla fine!); il vero trio del sabato sera, Doraemon+Pulcino+Cima ("Ma cooosa!?"); Timon aka NastyNano aka "can-che-non-abbaia-morde!"; Giacomo, Giulia, Yaser, Laura e santa maria degli Imprevisti che sempre ci assisterà; what else? CikiCikiCikiCi!

sabato 19 marzo 2011

Afrika Bambaataa a Roma

La maglietta da muratore stropicciata. Il ghiaccio sciolto nel rum. E lui. Ingollo l'ultimo sorso della miscela e la testa ricomincia ad oscillare. Sul timido legno del Circolo degli Artisti si consuma la prepotenza di un beat. Il break-dannato-chi-non-c'era-beat di Afrika Bambaataa. Dopo una serata fiammeggiante in quel di Firenze e prima di approdare in Puglia, Bam - baby giant - suona a Roma per 3 ore di fila. Placido come un neonato in culla, la sua musica corrode inesorabile ogni briciolo di negatività scatenando quel putiferio emozionale volgarmente detto "havin' fun". 

Omega Zulu Maasai & Bambaataa
A 16 anni diventa il warlord dei Black Spades, una delle gang più agguerrite del South Bronx. Poi il viaggio in Egitto, in Africa, le origini dell'umanità. Qualcosa cambia e Bam è uno dei promotori del trattato di pace fra le gang stilato nel 1972. "L'uomo che vive due vite simultaneamente" - come disse il padre dello strutturalismo Claude Levi-Strauss - "una come uomo nella storia e separatamente come mito oltre la temporalità". Bambaataa, il fondatore della Universal Zulu Nation. Bambaataa, quello di "Peace, Unity, Love & Havin'fun!". Bambaataa, quello che ha detto "si" affinchè anche in Italia, finalmente, prenda il via il primo capitolo ufficiale Zulu. Stringerli la mano è bastato per conoscerlo da sempre. Quando sei in sintonia con una persona le parole diventano un intralcio. Mi è bastato dire:"Thank you for everything".

Omega Zulu Maasai è il nome del nuovo capitolo italiano, che speriamo rappresenti davvero un voltare pagina  al medioevo culturale in cui siamo stati impantanati. Ci abbiamo messo 4 anni e senza Carmen (aka Leva57 aka la nostra coordinatrice aka una donna) non saremmo arrivati al traguardo. Oggi siamo in molti ad aspettare l'ufficializzazione che avverrà non appena Bam rientrerà a NYC per compilare le ultime scartoffie, ma se penso a 4 anni fa, alle nostre facce timide dietro a un tavolo o sopra a un palco a presentare un progetto morto (apparentemente) 10-15 anni prima - beh - posso dire di essere orgoglioso.

Peace a tutti i bboy e le bgirl intervenute a ballare sul palco e soprattutto a coloro i quali hanno infiammato il cerchio e il pubblico per tutta la notte, nell'ombra, nello sporco. 
That's real b-boying, don't forget.


Stamattina mi sveglio con una collana di perle al collo e il mio telefonino che segna il primo gennaio del duemilasette. Ho pensato di aver fatto un viaggio indietro nel tempo e di essere tornato nella data sbagliata. Negativo. Sono stato ad una festa stile anni'20 e nel gettarmi a letto il telefonino è volato in aria rompendosi in mille pezzi scintillanti - bling,blong,sblind - buio. 
Sorry for the desaparecidacion honey!  

lunedì 24 gennaio 2011

Tecniche Perfette B-boying

Tecniche Perfette B-boying
Finale Nazionale
23 Gennaio 2010
Felt Club, Roma

Vincitori Kids: Panda e Lil Vale
Vincitori B&C: Rohan e Dany
Vincitori TP: Kacyo e Walrus






Chi è stato ieri al Felt Club lo sà. Fuori temperatura sotto zero, dentro oltre trenta gradi e umidità alle stelle. B-boy e b-girl si sono dati battaglia per aggiudicarsi i premi messi in palio alla finale nazionale del Tecniche Perfette B-boying 2011. Marchio di garanzia nella scena Hip Hop nosrtana, il Tecniche Perfette B-boying segue lo stesso iter dell'omonimo contest di freestyle rap: selezioni regionali durante l'anno, e finale nazionale con i vincitori di ogni tappa. A differenza del contest di freestyle che prevede sfide 1vs1, il TP B-boying è un 2vs2 che ha visto fronteggiarsi ieri 8 coppie in rappresentanza di Sardegna, Sicilia, centro e nord italia. 

Chi è stato ieri a Roma lo sà. Oltre al main event che ha visto in giuria Lamine (Vagabonds, Francia), Nathan (Second To None, UK) e Cima (Rapid Soul Moves/Bandits), si è svolto un Kids battle 2vs2 e l'atteso Bonnie&Clyde, sempre un 2vs2 in cui ogni coppia è formata da un b-boy e una b-girl (da cui la citazione ai due famigerati criminali). Per il Kids, la vittoria (un po' scontata) è di Pandah e Lil Vale, mentre per il B&C portano a casa il trofeo i "veterani" Rohan e Dany in finale contro Sick-Al e Lady Di (Livin Dead Army). Nel frattempo tanti cerchi e uno showbattle: Dalshim (Livin Dead Army) vs Maiki (Flavour Kingz), che fomenta il pubblico come un fiammifero in un ghiacciaio. 

Chi è stato ieri al Tecniche Perfette lo sà. Il clima, quello atmosferico, non ha certo aiutato i nostri b-boy e b-girl, alle prese con spazi angusti e anidride carbonica stile miniera di carbone. Ma è nello spirito del b-boying l'arte di "arrangiarsi", di sfruttare al meglio le avversità del contesto, di tirare la maglietta del vicino lamentoso e dire:"shut up and dance!". In questo, Carmen "Leva57" e Simone "Serio", organizzatori dell'evento, ci azzeccano in pieno e portano al giusto climax un percorso che li ha visti impegnati per più di un anno (la selezione romana risale al Dicembre 2009). 

Chi è stato fino all'ultimo lo sa. Nonostante lo slittamento iniziale rispetto alla tabella di marcia, alle 23 circa l'evento si è concluso puntuale con la vittoria di Kacyo e Walrus (De Klan) in semifinale su Yaio e Boogie (Ormus Force, Sardegna) poi in finale su Nagasaki e Ash (S.E.B.P., Brescia). A loro il primo Tecniche Perfette B-boying della storia. Poi in fretta e furia si smonta tutto, ci si riveste raccattando asciugamani e polsine sudate. Il quartiere sarà invaso da profughi b-boy in attesa di collocare la propria sera ta romana. Chi era a San Lorenzo lo sà.

Per chiudere, spendo due parole sui rumors che hanno preceduto e accompagnato l'evento nei riguardi del costo dell'ingresso (10€ per partecipanti e non). Se da un lato, i costi per ospitare un contest nazionale/internazionale di b-boying senza sponsor esigono il dazio minimo dei 10€, dall'altro un'agevolazione nei confronti degli outsiders (genitori, accompagnatori, curiosi) potrebbe essere una buona soluzione per ammortizzare le spese e aumentare il numero degli spettatori. Il problema si pone nel definire questo tipo di pubblico per delimitare i criteri di riduzione del biglietto (non basta dire:"entro solo per dare un'occhiata"). Ricordo che il "nostro" ambiente è ancora il più spartano del dance-system, dove in alcuni casi, l'iscrizione per un contest coreografico di "Hip Pop" arriva anche a 25€ a partecipante + quota d'ingresso per i genitori che rimane sempre sui 10€. Non regge, come è successo, nemmeno accusare l'organizzazione di vendere la presunta "genuinità" della cultura Hip Hop: l'arte e l'intrattenimento di qualità hanno un costo che va coperto e anche gli EPMD (non proprio dei commercialoni direi) intitolarono il proprio album "Business is Business". Per lo meno finchè ci sarà il Capitalismo. You know what I mean?  


Il Papa ha detto: "Nella ricerca di condivisione, di 'amicizie' ci si trova di
fronte alla sfida dell'essere autentici, fedeli a se stessi, senza cedere all'illusione di costruire artificialmente il proprio 'profilo' pubblico". Il suo "profilo pubblico" invece vi sembra "fedele a se stesso"? Voglio dire, uno che va in giro con mantelli dorati e cappello a punta mi pare anni luce  di distanza dal modello "tunica-sandalo annozero" del suo predecessore. Boh, sarà che per me il bello del "virtuale" è proprio quello di mettere in scena una parte di quello che siamo e che nella nostra vita "autentica" ci è impedito essere. Come dice Zizek:"We need the excuse of fiction, to stage what we truly are". Queste si, parole sante.

martedì 18 gennaio 2011

International Bboy Games 2011 - Risultati

International Bboy Games 2011 
15-16 Gennaio, Piombino






Vincitori:
Vlad e Artiom (BMT/Russia)
Finale:
Vlad e Artiom (BMT/Russia) vs Jamal e Sandwich (Predatorz/Russia).;
Semifinale:
Tuc e Cali (Usa) vs Jamal e Sandwich;
Pocket - Issue (Corea) vs Artiom e Vlad (Russia).


Clicca qui per vedere i primi video



Purtroppo in quei giorni ero impegnato nel ruolo di scoiattolo al Gran Teatro. Ma non preoccupatevi: grazie ai miei seguigi robotici sto raccogliendo più info possibili e nelle prossime ore pubblicherò un Wikileaks con tutte le indiscrezioni su questo battle internazionale made in Italy. Keep in touch!

lunedì 20 dicembre 2010

Flavor on the Floor

Flavor on the Floor
2vs2 breakdance battle
Roma, 19 Dicembre 2010









I primi regali del Natale romano se li portano a casa i De Klan. La coppia Rohan&Walrus vincono la finale contro Jeky e Kidstar (tornato a far baldoria dal lontano Belgio), a seguito di una ben più scoppiettante semifinale contro i Free Stepz (vedi il video). C'è stato anche del buon "pop-corn" nel contest dei più piccoli vinto dai Banana Flavor (a cui rinnovo l'invito a lasciare definitivamente la serie B). Maiki e Fabiola de Simone ce la mettono tutta per organizzare un buon evento che rientra nei tempi e scorre liscio senza grossi intoppi. L'affluenza dei workshop è alta, quella del contest un pò bassa. Siamo "quelli di Anagnina": un gruppo di ragazzi/e fra i 15 e i 30 anni che si allenano regolarmente presso la palestra Harmony in zona Roma-Anagnina. Attualmente questo è il luogo d'allenamento cittadino (il così detto "b-boy spot")  per eccellenza. Qui potete trovare Urban Force, De Klan, Free Stepz e qualche b-boy della old school romana come Jerry "Shea99", anche lui fra i protagonisti del battle di ieri. Dall'estate all'inverno ad Anagnina si respira un clima familiare che certo non preclude spazio a sfide e rivalità. L'evento di ieri ha confermato l'esistenza di un habitat "dall'equilibrio instabile" che a mio avviso è la caratteristica di ogni scena hip hop che si rispetti. Amicizia, rispetto, condivisione vanno di pari passo con antagonismo, confronto e attitudine alla sfida. Last but not least, mensione speciale a bboy Ino (Urban Force) che partecipando da solo al 2vs2 porta a casa (con un polmone in meno) la maglia del best b-boy dell'evento. Così, dopo aver consegnato i premi e imbracciati gli zaini i b-boy e le b-girl non si fanno gli auguri, ma dandosi il pugno si dicono:"se beccamo lunedì ad Anagnina!".

Io invece colgo l'occasione per fare gli auguri a tutti i b-boy e non. Grazie per continuare a leggere queste misere pagine virtuali, contribuendo a diffonderne l'epidemia anche oltre lo schermo. Knowledge and practice: Babbo Natale sarebbe fiero di voi!
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