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martedì 17 dicembre 2013

Dopo "L come Alice"...si brekka!

#LcomeAlice -© Mat photo 2013
Grazie, grazie, grazie. A quel centinaio di persone che lo scorso weekend hanno condiviso con noi l'esperienza di "L", rinfocolando la miccia di un immaginario militante, quanto "traforallante". Un immaginario che ci coglie, ci sfida, ci mostra le crepe aperte del linguaggio, ce lo fa sovvertire. Alice scompare momentaneamente dalla scena, lasciando un eco nella mente: «come il sorriso senza gatto». Alice è quest'ultimo abbacinante mese di alzatacce, pestoni, strattoni politici e fugaci, spietati amplessi di soddisfazione. Al Teatro Le Sedie abbiamo sguinzagliato il nostro book bloc (Jeter, Carroll, Artaud, Deleuze, Dennett) ma avremmo voluto anche quello dei compagni di Spartaco, che hanno accolto le nostre prove a "scatola chiusa". Per rimediare, stiamo organizzando una due giorni di "L" proprio da loro, magari subito dopo le feste. Nel frattempo potete continuare a far vivere l'hashtag #LcomeAlice con i vostri personali indizi (immagini, video, citazioni, riflessioni) sulla non-storia di Alice.

lunedì 6 maggio 2013

Stregatto Randagio (5) - un racconto di Nexus

Dopo l'impennata di visite dell'ultimo mese, riprendo la pubblicazione del racconto a puntate sulla mia estate da artista di strada. O la va o la spacca o come va di moda dire oggi: All in!


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Voltolarsi fra lenzuola prive di senso. Era ostaggio di una calura violenta, quando le prime luci dell'alba invasero la stanza rendendo la lotta fra Morfeo e Apollo al limite della sopportazione. 
Il sonno lo colse, 
improvviso. 

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07/08/2012 - Pescara

Quarto giorno di permanenza in via Cetteo Ciglia. Attendo il corriere scrutando il formicaio di vie e palazzine che si ramifica sotto oltre il terrazzo. Mille biglietti da visita col disegno dello stregatto di Jhon Tenniel, l'illustratore della prima edizione di Alice nel paese delle meraviglie. Che cazzo mi è saltato in mente? L'ho visto sbucarae dalla Tiburtina, poi nulla. Devo partire. Che cazzo! In questi giorni con Cima, Eka e Fiamma sono statto da paura ma gli street show sono un po' magri (30 € a sera x 2 sere). Sradicarsi da Pescara, scivolare a San Benedetto (supponendo di rimediare un alloggio) o direttamente a Senigallia, dove Frigo mi attende a porte aperte (sempre supponendo). In ogni caso finchè non arriva il corriere: io non mi muovo.

domenica 23 dicembre 2012

Stregatto Randagio (4) - un racconto di Nexus

Quarto capitolo del mio quaderno di avventure estive. Se vi siete persi l'inizio cliccate qui.

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05/08/2012Pescara
“Il Giorno dopo”

Show eseguiti: 5
Total score: 67 €



Gomito abrasionato e gonfio; escoriazione su tempia destra; infiammazione su interno coscia destro e sinistro. T-shirt bianca modello “Serafino”: addio. Occhiali 3d: rotti. Naso rosso: elastico spezzato. Fiore di plastica: disperso.

Acchittare lo show in piazza Primo Maggio, accanto alla nave di Cascella è stato duro, ma “la prima” è andata. Il posto migliore, a detta dei b-boy pescaresi, è in realtà un lembo di spiaggia convertito in mattonato da passeggio. Nonostante sia il punto in cui confluiscono i due lungomare, la gargantuesca nave di Cascella spezza ogni colpo d'occhio panoramico. Destra o sinistra? Fai la tua scelta perchè non puoi beccarti tutto il flusso.

sabato 8 dicembre 2012

Stregatto Randagio (3) - un racconto di Nexus

Terza puntata del mio viaggio di educazione cinematografica attraverso la breakdance. Buena suerte!
 
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1.




Una volta instradato, implementò i quattro programmi madre: acchiappaocchi, carapace, mantide religiosa, clownerie. L'acchiappaocchi sviluppava espressioni facciali e strategie visive atte a raccogliere l'attenzione del pubblico instaurando una simbiosi semantica più duratura possibile. Carapace – che prendeva il nome dallo scudo bivalve dei crostacei – era il programma dedicato alla salvaguardia dell'epidermide. Si fondava su di un semplice assioma: se un b-boy pensa di non farsi del male, riuscirà davvero a non farsi male. La prassi aveva riscontri assai deboli, ma anch'essi venivano interpretati alla base di un'altra teoria riconducibile (forse falsamente) all'idealismo tedesco, secondo cui: “Se i fatti non aderiscono alla teoria, allora cambia i fatti”. Mantide religiosa riguardava le strategie di consumo e preservazione delle energie, e in particolare sulla capacità di dissimulare qualsivoglia espressione di disincanto e portare a termine lo show con il massimo di irrealismo. Clownerie – da vocabolario – è l'arte di fare il clown.

venerdì 23 novembre 2012

Stregatto Randagio (2) - un racconto di Nexus

La seconda puntata del racconto ispirato al mio streetshow tour della scorsa estate. Se vi siete persi la prima puntata: scrollate in basso ;-)


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Equipaggiamento:
Zaino. Cassa amplificata. *Sapone di marsiglia. *Cerotti/Garza. Biancheria intima. Infradito. Costume da bagno. Maglia (maniche lunghe). Pantalone corto. Asciugamano. Borsa termos. Per lo show: pantaloni lunghi. T-shirt (x2). Cappello. Occhiali 3d. Fiore. Aereo. Naso rosso. Lettore mp3 + cavo USB. Lettore USB. Ombrello. Linoleum (tappeto). Cavetto RCA b/r. Scarpe. Passaporto. Antistaminico. Coltellino svizzero. Quaderno blu + penna. Chiavi Pescara. Telefonino + caricatore. Rasoio.

*: oggetti mancanti

venerdì 16 novembre 2012

Stregatto randagio - un racconto di Nexus

Questa estate ho preparato uno show e mi sono messo in viaggio. Avevo scritto due righe qui sul blog, e portato con me un quaderno di appunti. Ritornato stravolto da questo tour di 10 giorni in solitaria, fui obbbligato al riposo coatto e fra settembre e ottobre scrissi *qualcosa*, rielaborando gli appunti del quaderno. Ora, poichè sto scrivendo un'altra cosa e un'altro spettacolo, mi riesce difficile pubblicare nuovi articoli su nexusmoves. Ecco perchè nelle prossime settimane vi sorbirete questo racconto a puntate che narra in stile picaresco (ma non troppo) le mie avventure lungo la riviera adriatica. A farvi compagnia i soliti topic del blog, che sono gli stessi della mia esistenza: breaking, cinema, filosofia, vita di strada, cultura hip hop e nasi rossi.

Prima di iniziare il viaggio, una premessa d'obbligo:
Ogni riferimento a fatti realmente accaduti e/o a persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale.


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Stregatto Randagio



Quaderni di un b-boy con l'hobby di lavorare

 

 

 


0.




Un giorno qualunque decise di partire. Fare fagotto, rilanciare la sua arte per le strade. Mancava solo l'idea, la traccia musicale, l'apparecchiatura e l'itinerario. Insomma mancava tutto. L'estate s'apprestava al giro di boa e ne dedusse che il tempo fosse dalla sua. Si sentiva in gran forma. Non rimaneva che applicarsi. L'idea precipitò inaspettata o forse s'era accovacciata sotto la coltre dell'inazione, balzando fuori assetata d'effetto sorpresa. Decise di raccontare la storia del cinema attraverso il breaking, o come tutti chiamavan' breakdance, l'antica arte di voltolarsi sul beat.

Per l'imminente performance servivano colonne sonore orecchiate e ballabili, oltre ad una coerenza storico-critica delle citazioni che ne avrebbero composto l'intelaiatura. Seguirono giorni di intenso studio. Mentre scorreva il manuale di cinema nordamericano, cavalcava con la memoria fotografica i capolavori di quello italiano. Sebbene fosse a suo agio coi fornelli, dilapidava primi piatti frugali e spuntini ipocalorici. Trascurò l'allenamento quotidiano per sfarzose elucubrazioni. Prendeva la cosa molto sul serio, come se il fantasma di Roland Barthes lo avesse potuto sbertucciare pubblicamente da un momento all'altro. Una sera si coricò con un dilemma: il pubblico medio avrebbe colto la citazione a Nostra Signora dei Turchi di Carmelo Bene? Un'altra notte, domandò a Laura, la sua convivente: “E se mettessi la sigla di Batman degli anni sessanta?”. Laura sapeva che confondere il cinema con la televisione era sintomo di un imminente tracollo. Spense la luce senza rispondere.


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