Pasta al sugo aka "sono a casa". La sua carezza vellutata al basilico è provvidenziale. La cucina è di nuovo mia schiava. I fornelli i miei sudditi. La pasta la mia rinnovata concubina. Eppure manca qualcosa: ma cosa? Occorre un rewind al minuto zero della nostra storia...e invece preferisco linkare qualche pensiero sparso, analogico, come il gusto che sto provando nel mangiare questi tortiglioni fiammeggianti.
Orlando aka "seconda stella a destra". Colori pastello e umidità crescente. La notte qui ha una silouette al neon che ci affascina nonostante sette pesanti ore di viaggio. L'indomani siamo già alla mercè dell'aria condizionata, delle mastercard, di quell'imperativo ormai inconscio che ci sussurra: "spendi!". E spendiamo.
Di nuovo in viaggio. Ino ha la tragica caratteristica di addormentarsi all'istante. Ovunque, comunque. Noi abbiamo quella di approfittarcene. Ovunque, comunque. Scattano gli scherzi al dormiente inscenando finti incidenti automobilistici e infilando pezzi di carta nei suoi orifizi facciali. Occhi pulsanti, ventricoli dilatati. Ma Ino continua a riaddormentarsi.
Il Prime Outlet aka il Non-Luogo par exellance. Dopo la sfuriata dei giorni prima, arriviamo 1 ora in anticipo rispetto all'apertura dei negozi. Siamo oltre Sin City, siamo sul suo set in allestimento. Ecco il vero orrore: voler peccare e non esserne capaci. Sbrocchiamo decisamente. Aspettiamo.
Atlanta aka "deposito per non-morti". Grigio latte e vento secco. Navigando i lunghi fiumi d'asfalto fra grattacieli robotici e barber shop, notiamo la disposizione sociale a scacchiera: neri coi neri, bianchi coi bianchi. In compenso c'è Hooters e scrivere "viva la fica" sul foglio delle ordinazioni ci scioglie un pò in vista della calda Orlando.
Outbreak aka "crazy in the cypher". Sudo, bevo, ballo e non me ne frega più di niente. Dei corsi in palestra, dei libri da leggere, della mia macchina a Roma in balia della Melandri's Gang. Parafrasando Fight Club:"Sono nel centro caldo del mondo". E questo mondo si chiama cypher. L'onore più grande è una pacca sulla spalla da dj Skeme Richards che dice di vedermi ovunque ultimamente, che gli piace il mio stile, che devo continuare a spingere. Mi chiede il nome e ogni volta che entro nel main cypher "Nexus rapresenting Italy" passa sugli altoparlanti.
Miami BITCH aka "il 13 Dicembre a fare il bagno". Dopo New York, ho capito La 25^ Ora di Spike Lee. Adesso, dopo Miami, ho capio Dexter, la serie tv. Palme, cocktail, sole, belle donne: ma questo lo immaginavate già. Lo choc è vedere il dietro le quinte della realtà. La desolazione, l'abisso umido alle 2 del pomeriggio di un giovedì qualunque. Cogliere l'attimo di riposo prima del passage a l'acte, prima della movida serale. Appunto mentale: devi tornare a Miami per esperire come va a finire...
Ancora in viaggio. Cappello e sigaro. Lo spumeggiare delle auto e la Florida che si allontana in sordina. Che notte. Stretti nel nostro minivan bordeaux, deambuliamo in fine, di nuovo, fra i grigi serpenti d'Atlanta. Grigio latte e vento secco. L'indomani abbiamo il volo per l'Italia e tutto, proprio tutto, sembra aver perso di sapore. Insipido. L'ufficio dell'hotel (lo stesso) è chiuso e i mostri ci aspettano dall'altra parte della strada. Incappiamo in un vecchio della security che dopo svariati indovinelli e prese per il culo ci consegna la tanto agoniata chiave. E dormiamo. Non lo farò per le prossime 24 ore.
Evolution aka "mannaggia a noi". Il clima è teso. Le crew nascondono bene le skills sotto al cilindro dei cerchi. Noi ci presentiamo in camicia e durag: siamo fighi ma non basta. Contro i giapponesi è come ballare contro le sabbie mobili: più ci si agita, più si affonda. Toppiamo anche le coreografie, il pubblico è dalla loro. Di mio non sbaglio e qualche colpo ben assesstato lo sferriamo tutti. Ma non basta. In questi casi, dove nessuno ti conosce, non basta mai. "We have to be exagerated!" parafrasando Ken Swift.
La Melandri's Gang aka "3 idioti alle 3 di notte". Dopo un avvincente viaggio transoceanico, segue un pomeriggio di lavoro, poi a casa con Loro. Cuciniamo la prima cena. E' la festa della conciliazione, del ritorno dalla guerra. Blinky si affetta un orecchio con un ago. Osvy cucina la seconda cena. Sono a casa eppure non ci sono. Il mio metabolismo dice che sono le 9 di sera. Il problema è che io ho la giustificazione del jetlag ma gli altri due?!
Orlando aka "seconda stella a destra". Colori pastello e umidità crescente. La notte qui ha una silouette al neon che ci affascina nonostante sette pesanti ore di viaggio. L'indomani siamo già alla mercè dell'aria condizionata, delle mastercard, di quell'imperativo ormai inconscio che ci sussurra: "spendi!". E spendiamo.
Di nuovo in viaggio. Ino ha la tragica caratteristica di addormentarsi all'istante. Ovunque, comunque. Noi abbiamo quella di approfittarcene. Ovunque, comunque. Scattano gli scherzi al dormiente inscenando finti incidenti automobilistici e infilando pezzi di carta nei suoi orifizi facciali. Occhi pulsanti, ventricoli dilatati. Ma Ino continua a riaddormentarsi.
Il Prime Outlet aka il Non-Luogo par exellance. Dopo la sfuriata dei giorni prima, arriviamo 1 ora in anticipo rispetto all'apertura dei negozi. Siamo oltre Sin City, siamo sul suo set in allestimento. Ecco il vero orrore: voler peccare e non esserne capaci. Sbrocchiamo decisamente. Aspettiamo.
Atlanta aka "deposito per non-morti". Grigio latte e vento secco. Navigando i lunghi fiumi d'asfalto fra grattacieli robotici e barber shop, notiamo la disposizione sociale a scacchiera: neri coi neri, bianchi coi bianchi. In compenso c'è Hooters e scrivere "viva la fica" sul foglio delle ordinazioni ci scioglie un pò in vista della calda Orlando.
Outbreak aka "crazy in the cypher". Sudo, bevo, ballo e non me ne frega più di niente. Dei corsi in palestra, dei libri da leggere, della mia macchina a Roma in balia della Melandri's Gang. Parafrasando Fight Club:"Sono nel centro caldo del mondo". E questo mondo si chiama cypher. L'onore più grande è una pacca sulla spalla da dj Skeme Richards che dice di vedermi ovunque ultimamente, che gli piace il mio stile, che devo continuare a spingere. Mi chiede il nome e ogni volta che entro nel main cypher "Nexus rapresenting Italy" passa sugli altoparlanti.
Miami BITCH aka "il 13 Dicembre a fare il bagno". Dopo New York, ho capito La 25^ Ora di Spike Lee. Adesso, dopo Miami, ho capio Dexter, la serie tv. Palme, cocktail, sole, belle donne: ma questo lo immaginavate già. Lo choc è vedere il dietro le quinte della realtà. La desolazione, l'abisso umido alle 2 del pomeriggio di un giovedì qualunque. Cogliere l'attimo di riposo prima del passage a l'acte, prima della movida serale. Appunto mentale: devi tornare a Miami per esperire come va a finire...
Ancora in viaggio. Cappello e sigaro. Lo spumeggiare delle auto e la Florida che si allontana in sordina. Che notte. Stretti nel nostro minivan bordeaux, deambuliamo in fine, di nuovo, fra i grigi serpenti d'Atlanta. Grigio latte e vento secco. L'indomani abbiamo il volo per l'Italia e tutto, proprio tutto, sembra aver perso di sapore. Insipido. L'ufficio dell'hotel (lo stesso) è chiuso e i mostri ci aspettano dall'altra parte della strada. Incappiamo in un vecchio della security che dopo svariati indovinelli e prese per il culo ci consegna la tanto agoniata chiave. E dormiamo. Non lo farò per le prossime 24 ore.
Evolution aka "mannaggia a noi". Il clima è teso. Le crew nascondono bene le skills sotto al cilindro dei cerchi. Noi ci presentiamo in camicia e durag: siamo fighi ma non basta. Contro i giapponesi è come ballare contro le sabbie mobili: più ci si agita, più si affonda. Toppiamo anche le coreografie, il pubblico è dalla loro. Di mio non sbaglio e qualche colpo ben assesstato lo sferriamo tutti. Ma non basta. In questi casi, dove nessuno ti conosce, non basta mai. "We have to be exagerated!" parafrasando Ken Swift.
La Melandri's Gang aka "3 idioti alle 3 di notte". Dopo un avvincente viaggio transoceanico, segue un pomeriggio di lavoro, poi a casa con Loro. Cuciniamo la prima cena. E' la festa della conciliazione, del ritorno dalla guerra. Blinky si affetta un orecchio con un ago. Osvy cucina la seconda cena. Sono a casa eppure non ci sono. Il mio metabolismo dice che sono le 9 di sera. Il problema è che io ho la giustificazione del jetlag ma gli altri due?!
Non-sono
a non-casa.
oh nexus, se hai il latte grigio buttalo che è andato a maleeeeee!!!
RispondiEliminachiunque tu sia, hai ragione! ;-)
RispondiEliminabella x "hooters" o mio dio :D
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