Dopo gli "impossibili" risultati elettorali di ieri, è d'obbligo un post. Dopo le webcissitudini dell'evento di Casapound dedicato alla Street Art, il rapporto fra Hip Hop e politica è ritornato un topic della scena romana (e non solo). Ci si chiede ancora se la doppia H sia di destra o di sinistra, tentando nel frattempo di delinearne i confini culturali e storici. Nel movimento internazionale, fra nostalgie da 40enni e pietre miliari che se ne vanno (per ultimo Gill Scott Heron), si avverte l'esigenza di cambiamento o meglio, di una discesa a valle, come per orientarsi meglio in vista della prossima scalata.
Ok, ma sto HH è politico o no? - Si e no. Se pensi che la politica sia una jam fra partiti & ideologie, allora no. Se vedi l'Hip Hop come un movimento di contro-cultura, allora si. E c'è contro-cultura al gusto di destra come di sinistra. It's matter of flavour. Storicamente in Italia la doppia H è stata spalleggiata dall sinistra sia per esigenze logistiche (i centri sociali come fac-simile dell'habitat metropolitano americano) sia per affinità ideologiche (libertà d'espessione, diritti civili, critica al sistema). Ed è su quest'ultimo punto che l'ascesa alle comunali della sinistra definita "estremista" può insegnarci una lezione su come il vento di cambiamento sia giunto anche qui da noi, noi della scena italiana. Un incentivo per riguardare al passato - togliere un pò di scheletri dall'armadio certo - e riscoprire l'identità collettiva del Hip Hop, che come la politica:"prima o poi si interesserà di te".
Ok, ma sto HH è politico o no? - Si e no. Se pensi che la politica sia una jam fra partiti & ideologie, allora no. Se vedi l'Hip Hop come un movimento di contro-cultura, allora si. E c'è contro-cultura al gusto di destra come di sinistra. It's matter of flavour. Storicamente in Italia la doppia H è stata spalleggiata dall sinistra sia per esigenze logistiche (i centri sociali come fac-simile dell'habitat metropolitano americano) sia per affinità ideologiche (libertà d'espessione, diritti civili, critica al sistema). Ed è su quest'ultimo punto che l'ascesa alle comunali della sinistra definita "estremista" può insegnarci una lezione su come il vento di cambiamento sia giunto anche qui da noi, noi della scena italiana. Un incentivo per riguardare al passato - togliere un pò di scheletri dall'armadio certo - e riscoprire l'identità collettiva del Hip Hop, che come la politica:"prima o poi si interesserà di te".
Il fatto che Deleuze, poco prima di morire, si trovasse nel bel mezzo della stesura di un libro su Marx, è indicatvo di una tendenza più ampia. Nel passato cristiano era uso comune per le persone che avevano condotta una vita dissolua ritornare al porto sicuro della chiesa in erà avanzata, in mdo da potersi rinconciliare con Dio. Qualcosa di simile sta accadendo oggi con molti esponenti della sinistra anticomunista. Nei loro anni finali fanno ritorno al comunismo, come se dopo la loro vita di tradimento depravato, volessero morire riconciliati con l'Idea comunista. [...] abbiamo speso tutta la nostra vita a ribellarci invano contro ciò che, nel profondo di noi, sapevamo sempre essere la verità.[...] il nostro messaggio di oggi dovrebbe essere: non averew paura, unisciti a noi! Hai avuto il tuo divertimento anticomunista e sei stato perdonato per esso: è tempo di tornare di nuovo serio!
Slavoj Žižek