giovedì 21 gennaio 2010

Crazy in Sevilla

da
L'Agenda Nera di Nexus - Sevilla, 18/01/2010

"Con i piedi a penzoloni sopra al fiumei di gelatina che placido accompagna i nostri risvegli pomerifiani, penso. Penso ai giorni delle 6 di mattina in disco, delle 7 in strade fantasma, delle 8 a mayonese & frittata, alle 9 della Dolce Vita, alle 10 degli occhi sbarrati, alle 11 di Macarena che non si azzitta e alle 12 del tanto evitato Grande Sonno. Guardo le scarpe consumate e in secondo piano l'acqua melliflua insegue i riflessi d'un cielo opaco. Sirene, metallo, auto che scorrono. Sevilla e le oche sotto al ponte di ferro. Un bagliore e il sole si tuffa nel rìo imbarazzato. Poi scompare di nuovo. E mi alzo."


Immergo la testa nel cielo fresco di Sevilla. Dalla cima del campanile inquadra la città a 360°. Che pace! I polmoni spugnosi s'imbevono d'ossigeno. A Osvaldo vola via il cappello, ma riesce ad afferrarlo appena aldilà del baratro. E' il primo giorno e il clima è caloroso. La notte l'abbiamo passata sul pavimento tombale dell'aeroporto a fare a gara di backspin. Risultato: concezione spazio-temporale alterata e occhiaie come nacchere. Beatrice è radiosa, anzi radioattiva. Vuole farci vedere mille cose ma al calar del sole Antonio si tramuta in Dracula e noi come lui evaporiamoo in casa lasciando una macchia di acido verde.
Ma la Melandri's Gang è come una fenice: risorge sempre! E quando risorge la prima cosa che fa è...cucinare. "Si, siamo i cuochi italiani" - ci diciamo - "Si, siamo i più simpatici della terra!" Il nostro spirito patriottista aumenta ancor di più dopo la presentazione della amiche di Bea: Esperanza detta Espe (o anche "zinnona"), Macarena detta Red-Bull, Cristina detta La Timodona, Julia "male-detta" e infine Mamen, detta...vabbè lasciamo stare, avete capito. La cucina diventa un crogiuolo di idee gastronomiche e cirrosi epatiche. L'allegra combriccola prepara paste, sughi, creme, crostini, pizze, arancini e polpette a tempo di swing. Ma ogni orchestra ha il suo direttore, come ogni cucina ha il suo segreto. Il nostro, è il sudore di Osvaldo che annebbia i vetri e vaporizza le pietanze di ammoniaca donandogli quel gusto agrodolce che ci distingue in tutto il mondo. That's why Italians do it better. Le mattine diventano pomeriggi, i pomeriggi diventano tramonti, e ormai usciamo di casa con le ombre lunge. Il Quadalquivir ci osserva languido con la sua lingua azzurra che taglia in due il paesaggio dal terrazzo di casa. Ascolta e vede tutto ma rimane in silenzio. Noi invece ci diamo al al rutto libero e al meteorismo sportivo. Inizia la sagra della volgarità maschile a cui segue quella femminile, di gran lunga più sconvolgente.

Tra le cazzate compiute durante la settimana ricordiamo: Osvaldo che paga 96€ di multa per non aver fatto il check-in online; Niccolò e il sottoscritto che corrono in mutande nel parco inseguiti dalla polizia; Osvaldo che dorme avvolto in un ammasso di vestiti, calzini sporchi e cipolle; clamoroso ricovero in ospedale del fratello di Bea (poco prima aveva imprecato perchè abbassassimo la musica della cucina adiacente alla sua camera); perverso atto di autolesionismo di Espe che colpisce Osvaldo con un pugno e si rompe un dito; agghiacciante after-hour con Macarena vincitrice del guinnes per "il-rompimento-di-coglioni-più-lungo-della-galassia". Oltre a questo, gli atti di om osessualità sparsi ci hanno conferito il tesserino di "Maricones Italiani" con il quale da oggi potremo entrare gratis in tutte le dark room d'europa.
Ogni tanto ci concediamo un allenamento alla galleria del centro o una passeggiata lungo il fiume. Scatta anche il momento del "famose i cazzi nostri" ma il nostro stato di sbronza-teleologica, ci fa convergere tutti al punto di partenza. Tutti insieme appassionatamente! In disco si crea puntualmente il cerchio, con Antonio che balla con la leggerezza del meteorite che estinse i dinosauri 230 milioni di anni fa. Ma ad estinguersi questa volta sono i nostri fegati che a colpi di Rum, Sangria, Tinta de Verano e Lambrusco tentavano di fare il check-in online con ryanair e tornare in Italia prima del tempo. Ma nella mia Agenda Nera avevo scritto a priori:"Non ci sono limiti, chi non dà il 100% è uno stronzo!". E infatti, l'unico Stronzo sono stato proprio io che l'ultima notte sono crollato a letto appena alle 3. [...]

Poi le lacrime, gli abbracci, ancora sto cazzo di check-in online e un'ultima occhiata sbafata al Quadalquivir sorridente.



"Me voy Sevilla, recuerdate que no soy gay."


Dedicato a Melandri's Gang, Bea e le amiche di Sevilla.

2 commenti:

  1. hahahah escusa,come che zinnona?? ti voglio bene maricon!!! tanti bachi grazie mille....

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  2. siviglia sempre ti ricorderà come il gran richione!!! ;) hahahaha la prossima volta devi essere al 100% in tutti sensi!!! jajajaaja questa volta sei stato al 99,9%

    comunque bellissimo...

    Lots of kisses for my Dancing Queen!!!!

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