"Autunno caldo", quello della rete. Ieri ho pubblicato una lettera dove chiedevo chiarimenti sui punti del manifesto del "World Revolution 15.0" ma oggi sento il bisogno di ampliare l'analisi su un video che sta letteralmente spopolando fra i facebookiani italiani dal titolo "Video di cose che nessuno ti dirà" o "NON PUOI NON GUARDARE E NON DIFFONDERE QUESTO VIDEO!!!" o semplicemente "noi poveri italiani". Tenterò di riassumere la mia critica in alcuni punti salienti che denunciano l'alto grado di "intossicazione narratiova" che il clip contiene. Buona lettura.
Il Titolo:
Il paradosso parte da qui. Da un lato scrivere un proclama così altisonante ed apologetico (cose che "nessuno" ti dirà o che "non puoi non guardare") è sintomo di presunzione e pretenziosità. Dall'altro utilizza una strategia tipica dello spam e del pishing: "ehi look at this video, it's awesome!", clicchi e ti becchi il virus. Non c'è scritto di cosa tratta il video, ma tu lo devi guardare per forza. Apologia dei contenuti ed ingannevolezza sono i tratti tipici della pubblicità e questo video è costruito come tale.
Chi l'ha realizzato?
Ovvero: chi è l'emittente? Alla fine del clip c'è scritto: "video e montaggio Ariota.it". Ariota è un agenzia di "Information Web Tecnology" e sul loro sito scrivono:
"Siamo in grado di offrirvi una consulenza completa per realizzare l'immagine coordinata della Vostra Azienda o attività commerciale avvalendoci di professionisti del settore, grafici, studi televisivi per riprese aziendali, fotografi professionisti del marketing e tutto quello che possa soddisfare i vostri desideri più esigenti. Insomma... con l'immagine ed il web Ariota.it centra il Tuo core business !" [source: ariota.it]
Con l'immagine centra il "core business". E di grazia: quale sarebbe il core business di un video che demonizza il sistema del marketing/business che ha portato alla crisi? Come giustifichiamo il fatto che un video che parla di ribellione dal sistema sia stato diretto e montato da una compagnia che al sistema offre "consulenza completa"?
Come l'ha realizzato?
Se ne parlava già nel 1921! |
Questo è un punto fondamentale perchè è grazie al "come" che mi sono venuti i dubbi e sono risalito all'emittente. Già dal titolo notiamo che il prodotto è spiccatamente propagandistico. Il narratore (voce familiare e amica dello Zoo di 105) parla in seconda persona, ci da del "tu" e ci chiede di "mollare tutto" e ascoltarlo. E' lo stesso scopo del titolo: catturare l'attenzione, generare attesa senza rivelarne il motivo. In pubblicità si chiama accento, messaggio ambiguo che crea curiosità e tensione. L'accento serve a preparare il topic (il contenuto della pubblicità) e chiudere con il brand (il nome dell'azienda, di radio 105 e del World revolution che appaiono alla fine). Con questa scansione accento-topic-brand si crea una narrazione che segue la trama di un film hollywoodiano:
Esordio: Un voce narrante introduce la situazione di partenza. "Sei una vittima impotente del sistema".
Esordio: Un voce narrante introduce la situazione di partenza. "Sei una vittima impotente del sistema".
Intreccio: "Loro" (il nemico occulto) "pilotano tutto". Segue un elenco di "prove" da superare piazzate dal nemico.
Svolta: "Mi aspetto qualcosa da te" (la voce narrante diventa il nostro Mentore). Seguono imperativi sul da farsi: "documentati","informati" etc).
Epilogo: Il nemico può essere sconfitto. "Salvami, firmato: l'Italia, uno dei paesi più belli del mondo...un volta!". Il messaggio è: la narrazione di questo video si concluderà il 15 Ottobre e sarai tu a portarla a termine.
Locandina di "Kino Glaz" (Cine-occhio) di Z. Vertov (1924) |
Come vedete le armi della propaganda sono sottili ma molto affilate. In un clip dal tono apparentemente "documentario", possiamo rilevare degli elementi di forte connotazione narrativa, "intossicati" dallo stile pubblicitario/hollywoodiano. Lo stesso uso delle immagini associate direttamente alle parole, è un invito ad abbassare la soglia d'attenzione e sfruttando la nostra naturale tendenza all'analogia visuale, non ci fa notare alcune palesi contraddizioni. Ad esempio:
- nel clip si dice che "destra e sinistra sono uguali" ma nelle immagini dei politici/giornalisti corrotti appaiono i volti di Berlusconi e Minzolini, personaggi demonizzati dalla critica di sinistra e/o antiberlusconiana, quindi "di parte".
- I volti associati a "noi" (l'uomo che si sfrega le tempie o quello pensieroso al tavolo) sono palesemente tratti da foto di moda, di una bellezza irreale, patinata e accattivante. L'immagine iniziale di Mr. Bean, al contrario, è giustificata per attirare l'attenzione (funzione di accento). A mente fredda: quanti di noi si identificano con quel volto di giovane colletto bianco? Quanti ragazzi ma soprattutto quante ragazze? L'unica immagine di donna è quella associata alla "puttana". Una visione un pò ristretta dell'immaginario rivoluzionario, non trovate?
E allora perchè?
Perchè a qualcuno fa comodo fomentare il qualunquismo ("sono tutti d'accordo", alzare i toni (quante parolacce e imperativi ci sono nel clip!), creare muri ("Loro" vs "tu") ed innescare una lotta che è tutta emozioni e poco, molto poco cervello. E fa sicuramente comodo a Radio 105 e Ariola. La lotta è sacrosanta ma deve essere collettiva e matura, anche e soprattutto culturalmente.
Appiattire il passato, mitizzare il "Reset" e pensare che "tutti loro" siano in combutta contro di "noi", è un approccio semplicistico che a lungo termine farà sentire i suoi danni (o rischia di prendere svolte populiste/fasciste come ho evidenziato nell'analisi del manifesto del Wordl Revolution). Bisogna invece mantenere uno sguardo molteplice - difficoltoso - ma aperto a tutte le narrazioni, non solo a quelle "buoni vs cattivi". Il sistema va combattuto con alternative al sistema, non con sistemi alternativi (uso i loro mezzi contro di loro non significa utilizzarli "come loro").
"Give them a demand, and they will demand more. Give them an apocalypse, and they will dance" (J. Chang, Hip Hop Can't Stop Won't Stop). Quant'è vero.
"non sai se riuscirai a dar da mangiare a tua moglie domani"
RispondiElimina"mi aspetto qualcosa da te caro italiano, penso di meritarmelo" (detto a nome dell'Italia)
Basterebbero queste frasi a far capire che il video ha un ceh di.... casaleggiano? Però per il poco che vedo dal mio angolino di osservazione non mi sembra che chi sarà a Roma sabato ci vada con quello spirito