Wake me up when September dance!

Tornare in città è perturbante. Vedi il sogno estivo sublimarsi lentamente nel neonato andirivieni della metropoli. Tornano a girare i tornelli, insomma. Con loro la pioggia, i pantaloni lunghi e internet. Così, dopo la solita ecatombe di agosto, si riesuma il pc in cerca di utenti superstiti. A dir la verità molti di noi on-line lo sono stati sempre. In spiaggia, piuttosto che nei vicoli del paesino medievale, il ticchettiò degli smartfoniani ha scandito le nostre vacanze. O di chi se l'è potute permettere. O chi - come il sottoscritto - le ha solo "spacciate" per vacanze. "Grande è la confusione sotto al cielo. La situazione è eccellente" - disse il tizio tatuato sulla spalla di Mike Tyson.

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Torno da un Agosto di fuoco, dove l'unica cosa ad essere ancora infiammata è la mia povera schiena. Nove giorni di street show in giro per la riviera e un altro paio di salti nel Salento. L'esperimento è costato caro sia al pubblico (assai magnanimo con gli spiccioli), sia al sottoscritto che ne ha maturato gli interessi in termini di contratture ed escoriazioni. Mi sono imbattuto in tali persone, situazioni e fatti da ispirare il Lewis Carroll che e in me e iniziare la stesura di un racconto, simile invero, al mio vagabondaggio artistico. Presto (cioè fra un bel pò di settimane) on-line su questo blog.

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È in dirittura d'arrivo "Futuro Anteriore", l'oggetto narrativo non-identificato, scritto con il collettivo Gran Bollito e patrocinato dai Wu Ming. È questione di ore e il nostro U.N.O. sarà pubblicato su Giap! con la prefazione di Wu Ming 1, che fra un romanzo e un blog, ha trovato il tempo di seguire un progetto durato - Alas! - nove mesi. "Cos'è insomma sto Futuro Anteriore?" - vi chiederete. Beh, è un racconto, un saggio di filosofia, un'inchiesta sociologica, un wuxiapian, un testo d'archeologia informatica che vira a tratti in commedia grottesca. Scontato dire che sarà tutto rilasciato in copyleft e formati aperti per ebook. No way: Futuro Anteriore va letto.

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A proposito di letto, mai, dico mai, dormire per più di due giorni su un divano letto. Specialmente se paghi per quel letto e di letto, alla fine dei giochi, hai raccimolato ben poco. Ti ritrovi così con la schiena spezzata a leggere una copia mal-rilegata di Memorie dal sottosuolo di Dostoevskij, con i fogli che planano verso il bagnasciuga e le tue vertebre che gridano "dove cazzo ti credi di andare?!". Topo da spiaggia. Oltre al caro Fedor, ho rincontrato il vecchio Will Shakespeare e il sempre-ben-accetto Slavoj Zizek. Sta per venirne fuori qualcosa.

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Chiudo con degli auto-consigli per gli acquisti:
a Settembre ripartono i miei corsi di breaking (breakdance). Trovate tutte le info sui luoghi e i giorni delle lezioni di prova gratuite qui.

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