martedì 20 marzo 2012
"Bye bye my cam": Nexus su #Cowbird
E' l'anitesi di Twitter: lento, muto e vola basso. Il suo nome è Cowbird è dopo un recente articolo apparso su Repubblica.it anche l'Italia l'ha visto svolazzare. Rispetto ai cinguettii da 140 caratteri, Cowbird preferisce deporre racconti-uovo che possono "germogliare" (sprout) col contributo di altri utenti e formare una sorta di archivio narrativo globale.
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La mission di Jonathan Harris, fondatore del nuovo social-media, è quella di "preservare e diffondere la morente arte dello storytelling, usando la tecnologia come amica invece che nemica". Le uova di Cowbird infatti sono ricche di skills: upload di foto e audio d'accompagnamento al testo, applicazione di tags con luoghi, personaggi, dediche, relazioni che permettano il collegamento fra storie. Il tutto sotto licenza Creative Commons Non-commerciale, Condividi allo stesso modo.
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Ho inaugurato il nuovo profilo con la rielaborazione di un breve racconto sugi scontri in Piazza San Giovanni del 15 Ottobre 2011, quando - sorpesa! - persi la mia videocamera.
Bye bye my cam: clicca qui per leggere il racconto su Cowbird.
Da oggi, dopo Facebook, Twitter e Identi.ca, Nexusmoves è anche Qui su Cowbird per diffondere storie di cultura urbana, raccontare la "vita da bboy" o semplicemente condividere e apprendere esperienze attraverso l'ormai multimediale arte della narrazione.
Keep in sprout!
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