Ieri sera verso le 19.00 ho pubblicato su Fb e Giap! questo mio resoconto "a caldo" dalla giornata di ieri. Muisca, colori, cortei, fiamme, lacrimogeni, apocalisse.
Sono appena tornato a casa da quell’inferno che è stato S.Giovanni.
NB: non sono un blechbloc, ero solo e ho semplicemente seguito il corteo.
La mascotte del carro Valleoccupato |
Mi
stacco dal carro e avanzo per verificare. Provo a prendere una
scorciatoia ma da via Cavour in poi, ogni traversa è bloccata da
camionette della polizia che vietano il passaggio. Sono le 15 circa e
vedo le prime auto carbonizzate alla fine della strada. A fargli
compagnia bancomat sfasciati, vetrine frantumate e una serranda
bruciata. In tutto conterò 5-6 auto carbonizzate e un paio di bancomat
over.
Giriamo a sinistra x via labicana: la colonna di
fumo nero all’orizzonte nn presagisce nulla di buono. Prima una, poi due
auto in fiamme, grosse fiamme, a pochi metri dal corteo ancora composto
da uomini e donne di tutte le età. A presidiare il falò un paio di
pompieri mentre all’incrocio con via Merulana il solito blocco di
camionette, pieno zeppo di poliziotti. La situazione è pericolosa, poi
degenera. A un centinaio di metri vedo correre verso di me, poi una
saetta di fumo bianco mi rimbarlza sotto i piedi: lacrimogeni.
Un gruppo di ragazzi bendati
– come tutti quelli che come me avevano da poco subìto il lancio dei
gas – lanciano oggetti vs la polizia e tentano di bruciare dei
cassonetti. Altri manifestanti intervengono a fermarli, nascono numerose
discussioni. Da un lato i più incazzati, che non ci stanno a subìre e
ormai sono determinati a combattere, dall’altro chi rivendica la natura
pacifica della lotta e non vuol vedere la città bruciare. Sono momenti
di totale confusione. Vedo ragazze imbruttire a 40enni col casco
integrale e 50enni ringraziare l’operato degli antagonisti. Qualcuno
grida “borghesi!”, altri “fascisti!” – “fascista io,mavaffanculo!”
rispondono. Totale confusione tra manifestanti.
Contro-carica dei manifestanti. Questa volta la gente applaude loro, non la polizia
Poi arrivo a San Giovanni:
L’Apocalisse. Il corteo è fermo, compresso e – come detto – confuso. In
basso alla piazza intravedo degli scontri che si fanno sempre più
grandi. Sono circa le 5.30-6: la manifestazione è morta, inizia la
guerra. Molti rimangono a guardare lungo il prato della balisica altri
come me sono sulla sinistra e vedono bene ciò che accade. Centinaia di
ragazzi,ragazze,uomini e donne lanciano pietre contro lo sbarramento in
fondo. Si fa avanti e indietro, mentre gli antagonisti distruggono parte
della pavimentazione x ricavare sassi. La polizia si fa strada con gli
idranti e riesce a sfollare la piazza. Arrivano a speronare uno dei
carri del corteo ma nel loro avanzare lasciano isolata una camionetta
che viene presa di mira (v. video sopra), aperta e data alle fiamme. Siamo circa alle 6.30 e dopo una breve euforia, gli antagonisti si sparpagliano e
attaccando sul 3 lati la polizia riprende il controllo dell’area.
In
quel momento mi trovo nei pressi del parcheggio con le bancarelle, al
lato destro di S.Giovanni. Con me venditori, fotografi, manifestanti. La
polizia ci accerchia, per un attimo sembra che le prendermo a
prescindere. Decido di fare una ripresa in caso di malmenamento e mi
accorgo che la tasca del mio zaino è aperta: la telecamera è fottuta!
Per questo non ho testimonianza video della mia storia ma nonostante
l’incazzatura riesco a defilarmi e tornare a casa lungo via
dell’Ambaradam.
Una cosa così non l’avevo mai vista. Odio
la violenza, non condivido la devastazione della città, nè la guerriglia
ma oggi mi sono sentito attaccato. In mezzo a gente comune, mi sono
sentito attaccato. “Eh ma che ci facevi là?” – mi ha già detto mia madre
– “Documentavo” – ho risposto – “e manifestavo la mia indignazione nel
tentativo di cambiare le cose.” Se mi sarei dovuto “allontanare dalla
testa del corteo” allora che senso aveva manifestare?
Per ora è tutto.
Peace.
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