Quando non hai un cavolo da fare tranne scrivere una tesi di cinema su un filosofo sloveno, capita di doversi adoperare per rispettare gli accordi di locazione aka pagare l'affitto aka survive! Capita quindi che nonostante tu abbia avuto tutto il giorno per caricare sull'iPod un film per il viaggio, ti ritrovi in treno senza uno straccio di video da vedere e inizi a fantasticare...
Perchè uno dovrebbe spendere 90€ per delle lezioni di breakdance? E' una danza di strada e i migliori vengono dalla strada. Poi 90€ sono troppi: al massimo mi faccio raccontare da chi c'è stato. Ma sì: uno a zero per me. A parte che il Breaking non è più una danza di strada da circa 30 anni, quando nel film Flashdance, Crazy Legs & Co. mostrarono "la breakdance" a tutto il mondo e la moda si diffuse a macchia d'olio (ecco perchè ogni quarantenne stempiato vi dirà:"anch'io facevo breaCk-dance!"). Pensare che questa danza proveniva da uno dei quartieri più poveri e disagiati d'occidente: il Bronx. Nel Bronx c'erano dei ragazzini, un pò afroamericani un pò latini, che per pochi centinesimi di dollaro andavano al cinema. Nei quartieri di serie B, c'erano cinema di serie B che davano film di serie B ovvero i Kung-Fu Movie. Da lì, i primi bboys, presero le idee per quelle mosse che oggi hanno un nome altisonante come "Windmill", "Swipes" ecc. Tuttavia è ingenuo credere che il B-boying derivi dal Kung-Fu poichè quello che veniva messo in scena era "lo spettacolo" del Kung-fu, non i suoi insegnamenti.
Boh io non ho visto nemmeno Avatar...e di che parlavano questi film? Parlavano di giovani eroi che combattevano i nemici, i cattivi, i prepotenti a colpi di arti marziali. Gli effetti sonori contribuivano molto a rendere quelle mosse "spettacolari". Così quando l'astro nascente Jackie Chan schivava i colpi di sciabola del cattivo di turno si sentiva "whoosh", "schoot", "swissh". Uno spettacolo per gli occhi e per la fantasia dei giovani b-boy, che riproducevano il tutto nel campetto di Cortona street.
Ok, ma dove vuoi andare a parare?(tanto i soldi non te li do!) Beh, che questa storia dimostra che i ragazzini avevano due maestri: il primo era il vero personaggio del maestro nei film di Kung-fu (in Drunken Master un anziano "beone" insegna a Jackie Chan l'antica tecnica degli "otto dei ubriachi"); il secondo era il Cinema stesso o meglio l'influenza sull'immaginario che esso produceva. Tutti hanno bisogno di una guida, nella vita come nei film. E' la regola di ogni film hollywoodiano che si rispetti e se ci fate caso l'eroe, prima o poi, dovrà scontrarsi con il suo mentore per ottenere ciò che desidera. Nel B-boying, cinema e vita non sono mai stati così vicini.
Quindi vuoi farci credere che senza un maestro non ci sarebbe stato il Breaking? Ma come, l'hai detto tu che i primi b-boy sono partiti da soli e adesso io dovrei venire da te ad imparare? Corretto, i primi b-boy non avevano un mentore in carne ed ossa perchè ne avevano già uno immaginario: l'ispirazione cinematografica. Ecco qual'è, e quale sarà, la funzione del mentore: ispirare l'allievo. Esercitare, come diceva Socrate, quell'arte maieutica in grado di tirare fuori il meglio di ogni persona. "Non ricordo tutti i passi che mi hai spiegato, non ho imparato nè messo in pratica tutte le mosse però...però mi sento cambiato...cambiato in meglio e sò che farò meglio!" - sarà la vostra esclamazione finale? Spero proprio di si. Che il viaggio abbia inizio...
parole sante
RispondiEliminaFratello sono smile, ho letto questo tuo articolo e quello di bach, mi piacciono un sacco... Cè bisogno di qualcuno che scriva cose vere e serie...certo viste a modo tuo ma il msg è giusto!
RispondiEliminaPostameli che io gli condivido!
Un abbraccio smile
Grazie, ho rispolverato questo post vecchio di 2 anni proprio perchè delle volte non c'è bisogno di ri-scrivere una storia. Basta raccontarla di nuovo, e dopo più di 5 anni di blog - se cercate bene - ve ne sono molte ancora attuali ;-)
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