giovedì 30 settembre 2010

IBE 2010

The Notorious IBE
Evento internazionale di Breakdance
Herleen (Olanda) - 24-26 Settembre 2010









"Che bello c'è l'IBE! Andiamo tutti all'IBE! Perchè non vieni all'IBE!? " - Perchè, ad esempio, quando usi una porta grande come quella del mio terrazino per l'ingresso di 5 mila persone, accade che rimani 2 ore intrappolato nella folla di bboy sballati e il solo modo per uscirne e fingere un malore e fare body surfing verso l'ignoto. O perchè, altro esempio tratto dallo scorso anno, dopo che acquisti orgoglioso i tuoi biglietti online e ti reci all'accettazione credendo di passare avanti a tutti, rimani nuovamente ibottigliato in una fila chilometrica mentre i fattoni dell'ultimo minuto acquistano al volo il biglietto sul posto e scompaiono sfumacchiando all'orizzonte. Smile! 

L'IBE è senza dubbio l'evento di Breakdance più importante d'europa. Si svolge ogni anno in Olanda (prima a Rotterdam ora ad Herleen nel sud del paese) e quest'anno è giunto al suo decimo anniversario. La città viene invasa da un'orda di bboy provenienti da tutto il mondo e galvanizzati dalla peculiarità del codice legislativo olandese. Gli americani sono i primi ad andare nel mondo dei sogni, seguiti dai coreani e guidati col sorriso sulla bocca dai bboy di Amsterdam. Contest dappertutto e a tutte le ore. Sembra il paese dei balocchi e se il giorno dopo qualcuno si vedesse spuntare un paio di orecchie da asino dal bboy cap, non sarebbe da sorprendersi. "IBE is me" è il motto che quest'anno ha fatto il giro del mondo attraverso un video trailer immersivo nella vita di un bboy.
Quest'anno però non sono andato all'IBE, ma gli italiani che l'hanno fatto sono riusciti a rappresentare come mai prima d'ora: vittoria di Paco al 1990 contest, finale italiana al baby contest fra b-girl Alessandrina e Emil Power (vincitore), secondo posto all'1vs1 per Naif, quarti di finale nel Toprock battle per bgirl Elfina e una buona figura per il team italiano di b-girl al battle a loro riservato. 


Ciò che mi rende perplesso è quel fenomeno che ormai da tempo chiamo b-boyxploitation, cioè il business sul b-boying fatto dai b-boy. A differenza degli anni '80, in cui produttori e coreografi pagavano i b-boy per fare quello che volevano loro, adesso sono i b-boy stessi ad essere produttori e consumatori del proprio prodotto, trasformando "dall'interno" lo stile di vita del b-boying. Personalmente guardo all'IBE come alla più grande macchina di bboyxploitation del mondo, capace in relativamente pochi anni, di attirare a se l'intera scena mondiale e dievire un vero e proprio fenomeno culturale. L'IBE non è più solo un evento, un contest, ma una "grande hollywood" del b-boying internazionale. Qui ogni anno si lanciano i nuovi "divi" della scena, le tendenze di ballo, i modi di abbigliamento, i gusti musicali. Si crea l'immaginario del b-boy medio che nel corso dell'anno seguirà su youtube i propri beniamini, comprerà t-shirt online e spenderà soldi e tempo per partecipare a "quel" contest piuttosto che un altro. "IBE is me" è uno spot da prendere "letteralmente": quello che vedi ripreso non è you (te), ma è me, quello cioè che solo l'1% dei bboy può aspirare a diventare. Per tutti gli altri, c'è l'IBE (da guardare).

Attenzione: non voglio dire che siamo diventati una sorta di bboy zombie manipolati da malefici stregoni oldschool. La domanda che voglio girarvi è: siamo coscienti di questa svolta "capitalista" del b-boying? Se si, buon per voi. Se no, è tempo di pensarci su e capire che ruolo giocare (e se volete giocare). Pensiamo anche a chi dice che "ballare significa essere liberi, andare contro le regole della società". Una scena come questa, nel bene o nel male, non ruota attorno alle stesse regole (economiche, di immagine, produttive) della società contemporanea che tanto critichiamo? Staremo a vedere; nel frattempo continuate a ballare.   

4 commenti:

  1. Se hai della Personalità non ti fai degli idoli o dei miti perchè non ne hai bisogno, perchè sai usare il tuo corpo per esprimere la musica, in fondo ballare è questo: esprimere ciò che la musica dice con i passi!
    non mi piace giudicare e non lo faccio, io non sono mai andato all'Ibe o al Megacontest koreano superpazzesco ma vivo bene con la mia crew, a ballare nelle piazze e insegnare a chi vuole imparare, ridendo e divertendomi senza seghe mentali su quello che un asiatico a migliaia di km fa sulle mani!

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  2. quando si dice... si sta perdendo l'essenza XD

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  3. Per un bboy viaggiare fa bene. Andare fuori italia e vedere com'è la situazione del bboyng fa bene; fa crescere. Quindi alcuni potrebbero vedere l'IBE anche sotto quest'ottica: andare lì, vedere, capire, apprendere, aprire la mente e poi provare. Ci sono bboy proveniente da più parti del mondo, con stili diversi, con tecniche diverse, ecc..Quindi è ottimo per chi vede questo contest sotto quest'ottica. Peace!

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