Con l'esplosione dei social media, l'arena del web è diventata selvaggia. Il "popolo della rete" non è mai stato così eterogeneo. Da un lato la condivisione dei saperi e dell'informazione, dall'altro la rigidità dei codici e l'accelerazione dei tempi. E come se non bastasse: spam, troll, flame, virus, SEO, tag. Siamo sicuri che il web abbia facilitato la comunicazione? Perchè a me "sa di tappo" e a te "sa di ferro"? Come evitare fraintendimenti ed agevolare la lettura? Qui di seguito alcuni consigli utili per scrivere, discutere e confrontarsi sul web.
Attenzione: se cercate soluzioni per il vostro web marketing, cambiate aria. Questa guida serve ad agevolare la conoscenza, non a monetizzarla.
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La sintassi
Questi accorgimenti servono a ridurre il tempo di lettura e facilitare la comprensione.- 1. Brevità - sintetizzare i concetti in poche e brevi frasi, linkando gli approfondimenti;
- 2. Forma - usare la forma affermativa attiva, con la matrice "soggetto + verbo + valore" (es. "questo è brutto" invece di "questo non è bello";
- 3. Snellire - scegliere sintagmi brevi (es. "finchè" invece di "fino a quando"), usare i codici del linguaggio informatico (es. "quoto tizio" anzichè "sono d'accordo con quello che dice tizio".
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La Grafica
Nozioni base per rendere il vostro contenuto più breve di quello che sembra ed incoraggiarne la lettura.- 1. Spaziare - paragrafare il testo, applicando uno spazio ogni 4/5 righe o unità di contenuti;
- 2. Marcare - utilizzare il grassetto per le parole chiave di ogni paragrafo e il corsivo o le "virgolette" per i termini meno comuni. Negli ambienti dove non è possibile usare grassetto o corsivo, utilizzare codifiche alternative come *questa* o _questa_. Evitare l'uso del MAIUSCOLO, che nel linguaggio web equivale a gridare.
- 3. Visualizzare - applicate nel corpo del testo un contenuto multimediale affine o esplicativo. Nel caso di un'immagine, sceglietene una semplice e d'impatto, accompagnata da una breve didascalia.
- 4. Sobrietà - l'uso eccesivo di punti esclamativi ("!!!"), puntini di sospensione ("....") ed emoticons (:-*) può diminuire l'attendibilità dei contenuti. Da utilizzare nei contesti appropriati.
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Lo stile
Nozioni di stile per favorire la fidelizzazione con il vostro contenuto e fronteggiare le discussioni.- 1. Positività - evitare l'uso di congiunzioni avversative (ma, però, ma anche, invece) e di incipit soggettivanti ("secondo me", "io penso che", "per esperienza personale") nel caso vogliate contraddire la tesi di un utente.
- 2. Curiosità - in caso di critica, usare frasi interrogative al posto delle affermative (es. "non pensi sia meglio questo?" anzichè "è meglio questo!").
- 3. Personalizzazione - sviluppare un proprio modo di scrittura facilmente riconoscibile attraverso l'uso di aforismi, citazioni e infografica, per far spiccare il vostro commento in mezzo ad altri (io ad esempio uso "***" per dividere un paragrafo dall'altro e chiudo/apro i commenti con un brve aforisma che riassume il topic).
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A qualcuno piace caldo
Consigli per affrontare una discussione con molti utenti, gestire i troll ed evitare di "buttarla in vacca".- 1. No flame - evitare l'uso di parolacce, vessazioni, insulti, sarcasmi, punti esclamativi e uso del maiuscolo.
- 2. Sintassi + Grafica - utilizzare in sinergia le due tecniche sopra elencate, per circoscrivere il problema ed evitare la "deriva" dei contenuti ergo la risoluzione del problema stesso.
- 3. Bloccare i troll - il modo più efficace per contrastare un troll è bloccarlo e/o segnalarlo. Allo stesso tempo, evitate di accusare gli utenti di "trolling". Questo potrebbe scatenare feroce antagonismo.
- 4. Sapersi fermare - se credete di essere stati esaurienti, nonostante la discussione ruoti ancora attorno agli stessi nodi, evitate di ripetervi o rispondere ai delatori. L'aggiunta di commenti rischia di nascondere quelli più importanti o suscitare contraddizioni e fraintendimenti.
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Il social medium è il messaggio
Le regole che ho descritto vanno contestualizzate al medium di riferimento. Ecco alcuni consigli per affrontare i vari tipi di scrittura sul web.- Il Social media - ce ne sono molti e in continua evoluzione. Si caratterizzano per l'omologazione dell'interfaccia, il peso socioculturale ("perchè non sei mio amico su Facebook?") e la velocità dei tempi di fruizione.
- Twitter, Identi.ca: il limite di 140 caratteri e l'aggiornamento veloce della TL, sono armi a doppio taglio. Ottima piattaforma per commentare e diffondere in tempo reale le news, ma facilmente "strumentalizzabile" in caso di discussioni complesse. In questi casi consiglio di linkare il proprio contenuto verso un ambiente esterno dove spostare la discussione (un blog, un forum).
- Facebook, G+: upload di contenuti multimediali senza limiti apparenti, rendono queste piattaforme il luogo della perdizione dialettica. Consiglio la personalizzazione dello stile di scrittura e la scelta accurata del contesto di riferimento (la mia bacheca pubblica? una cerchia chiusa? la pagina di un artista o dell'azienda in cui lavoro?) prima di proporre/commentare discussioni.
- Il Forum - è stata la piazza virtuale dell'era web 1.0. Grande personalizzazione dei testi, organizzazione della discussione e attenzione ai contenuti, fanno da contraltare ad un'apparente chiusura ambientale (spesso solo gli utenti registrati possono leggere/scrivere). Si sta aggirando l'ostacolo fornendo l'accesso tramite account social network che accresce la visibilità delle discussioni ma anche l'omologazione e lo spamming. Partecipare ad un forum è indispensabile per chi voglia affontare discussioni complesse che allunghino i tempi imposti dai social network.
- Il Blog - è diventato un modello standard per siti web, scambiando le proprie funzioni con quelle dei social network e dei forum. Scrivere sul blog e per un blog è ormai pratica comune. Il blogger che vuole sviluppare una discussione o interviene in una discussione è libero di scegliere i proprio standard (lunghezza e complessità dei post, target, infografica etc.) ma dovrà scegliere il modo più efficace per confrontarsi con altre piattaforme ed esportare il proprio modello fuori dal blog. La chiave è quella di servirsi delle potenzialità dei social media/forum (linkando i nuovi post, creando pagine ed eventi di riferimento, sviluppando interazioni) ma senza rimanerne intrappolati (spostare le discussioni serie sul proprio blog, moderare i contenuti, limitare le interazioni) e sfruttando creativamente i "bug di sistema" (in questo i pubblicitari sono molto abili, ma i loro maestri sono stati i writers col sitema dei "tag"...).
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Spero di esservi stato utile ma sono sicuro di non aver detto tutto.
Altri consigli?
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