Qualche giorno fa il Fatto Quotidiano ha riportato un'intervista al mefisto-comico Daniele Luttazzi a fronte di un video che circola su YouTube e che lo accusa di plagio. Seguendo il montaggio dell'autore (anonimo) di questo clip, Luttazzi sarebbe un vero e proprio "biter" (to bite = mordere; in gergo Hip Hop si usa per chi copia cose altrui). Il comico emiliano però non si scoraggia e ribalta la situazione offrendo un'accurata e clinica analisi semiologica della battuta comica da far impallidire Roland Barthes (clicca qui per l'analisi di Luttazzi). Inoltre secondo Luttazzi, attingere da un testo di un'altro comico satirico è un'escamotage per evitare le condanne per diffamazione poichè una volta dimostrato che il testo in esame è derivato ad esempio da Aristofane, si dovrà necessariamente accettare che siamo di fronte a un brano satirico e non volgare/diffamatorio. Da anni Luttazzi tiene sul suo blog una "palestra" della satira, un vade mecum per aspiranti comici satirici dove la "caccia al tesoro" consiste proprio nel trovare all'interno del sito, i riferimenti a comici famosi. Daniele raccoglie quotidianamente le battute "d'allenamento" inviate dai suoi "allievi" che si cimentano nel parodiare, comparare, interpellare le notizie tratte dai giornali.
Per quanto mi riguarda, a un comico che conosce così bene il suo mestiere da fare del "plagio" uno strumento di in-formazione, c'è solo da rendere omaggio e sostenerlo affinchè possa tornare presto sul piccolo (e perchè no sul grande) schermo.
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