martedì 6 ottobre 2009

Bastardi senza Gloria


Per Hitchcock il momento di shock non era smascherare il colpevole, bensì scoprire che la persona a lui più vicina, era sempre stata al corrente di tutto. Cosa succede quando sotto alla maschera trovo un’altra maschera? Benvenuti in Bastardi Senza Gloria. La Storia “secondo Tarantino” non poteva che essere una pulp fiction, in cui l’elemento più realistico di tutti è proprio il Cinema. Sarà una modesta sala di proiezione d’oltralpe lo scenario per il più grande attentato al Fuhrer. I personaggi saranno come la pellicola del film: a(na)logici e altamente infiammabili. Disumani, per la loro perversa osservanza delle umane apparenze. Queste “Iene Bastarde” avranno un nuovo colpo da mettere a segno, stavolta nei confronti della Storia del Cinema. Non rimarrà che auto-citarsi con le colonne sonore western di Kill Bill perché in fondo il miglior travestimento è indossare la maschera di se stessi. A farci fare i conti col nocciolo pop del film sarà il mefistofelico Colonnello Landa: “Ogni malattia che un ratto può rilasciare, uno scoiattolo la può ugualmente trasportare. Tuttavia presumo che non dimostri la stessa animosità con gli scoiattoli, che con i ratti, non è vero?”. E’ l’immaginario che può rendere l’identità dell’Altro tanto ripugnante da giustificarne l’eccidio. Ma attenzione - ammonisce Tarantino – a giocare con l’immaginazione ci si può scottare davvero.

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