martedì 12 novembre 2013

Raw Muzzles Anniversary 2013: Fame di spazi urbani

Aka come un evento organizzato sotto a un ponte ha rilanciato la scena. Il ponte è quello della Musica, a pochi passi da un museo d'arte contemporanea (Maxxi) e un Teatro (Olimpico). La scena è quella di Breaking a Roma: un centinaio di ragazzi/e dai 14 ai 29 anni (indovinate io quale estremo rappresento?) Poi basta un gruppo elettrogeno, due casse, un portatile e questo lastricato nero che sembra progettato appositamente per girare sulla schiena. In realtà non basta del tutto: ci vogliono delle menti affamate.

I Raw Muzzlez sono una crew di Ostia/Roma Nord composta da una manciata di bboy con la voglia di spaccare (Dezzi, Simba, Al-x). Negli ultimi anni li abbiamo visti dare battaglia in numerosi eventi e scorazzare nei cerchi di mezza Italia, nonchè in America. Il loro nome ("musi grezzi") impone una certa dose di aggressività mista a cinismo, avvolgendoli, nell'accezione positiva e negativa, in una sorta di "aura oscura". Con l'evento di venerdì i RWMZ sono usciti dalla cappa e - a mio avviso - si sono finalmente sporcati le mani. Non con il ben testato pavimento, ma con la propria comunità che, volente o nolente, è un ecosistema in cui ognuno influenza l'altro. Quindi "sporcarsi le mani" significa paradossalmente uscire dal cerchio, ideare un format che sia accattivante quanto genuino, sforzandosi di invitare quelli che ti stanno sul cazzo con lo scopo di aggregare, non di umiliare.


E in questo i RWMZ hanno fatto centro. Il loro Anniversary di strada è stato uno spaccato della nuova scena di breaking romana, offrendo anche un dignitoso spettacolo ai passanti affacciati alle righiere del grande ponte. Smacco ai teatri e ai musei: avete voglia di "contemporaneo"? Scendete in strada, è tutto free(style).

Così succede che un manipolo di crew, una delle quali direttamente da Bari, si sfidino all'ultimo sangue per contendersi la propria bandiera o maglietta. Gesto carico di simbologia, che rimanda da un lato alla cultura gang (il mio colore, la mia zona ecc.), dall'altro ad una pratica di profondo rispetto (ti consegno la mia roba perchè riconosco il tuo valore). Infatti la "novità" dell'evento sta nell'aver scardinato il dualismo giuria/pubblico. Sotto lo slogan "make it obvious" la vittoria non si decreta per giudizio insindacabile degli esperti o del pubblico: si mostra nella sua ovvietà. Ergo: si smette di ballare solo quando la superiorità di una crew "è ovvia".

Come far quadrare questo metodo in un ambiente di egocentrici, narcisisti e biologicamente (cioè fantasticamente) fallo-dotati? Serve tempo, molto, molto tempo. Per la precisione 51 minuti. E' questo il tempo necessario per vincere il titolo di The Wildest crew of Rome, e vi assicuro, una cosa del genere non si era mai vista. In finale ci siamo noi Urban Force (Nexus, Pumba, Ino e Loco) contro Free Stepz (che sono in 8 ma forse hanno la metà della nostra esperienza) e ormai è l'una di notte inoltrata. La sfida è interminabile: nessuna delle due vuole mollare, nessuno del pubblico vuole che finisca. Mai mi sarei sognato che un battle del genere potesse restare "interessante" dopo i primi 15 minuti. Il Breaking riesce a sorprendermi nella messa in pratica di cose che già so: è l'ostacolo che crea il suo superamento. 51 minuti e non c'è videocamera, reflex o telefonino che regga: l'evento si è consumato li ed ora. Chi c'era ha vissuto e fatto esperienza, chi non c'era ha perso un tassello del puzzle.


A circa 1 anno di distanza, ho scoperto che una videocamera c'era! Questo è il video reportage di quella maledetta nottata sotto al ponte.

A notte fonda ci si disperde. Il sottoponte torna a respirare i miasmi del Tevere, obnubilato nell'anonimato urbano. Le ultime chiazza di sudore evaporano e il latte del mattino sarà acido, quel pizzicore che ti accompagnerà per giorni, per poi ricominciare da capo. 

***

Un big up a tutte le altre crew intervenute: Bari got flava, Seaside Attack, Carbonara Team...per favore aiutatemi a ricordare i nomi! :-P                

5 commenti:

  1. Grande Nexus,bell'articolo,io ho perso questo "tassello del puzzle" e mi mangerò le mani per troppo tempo.
    Cmq grande hai descritto al meglio la situazione:) mentre leggevo era come essere li presente.
    Yooo
    Alex Heroes crew

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  2. Non ti nego che non riesco a smettere di rileggere l'articolo, siamo davvero soddisfatti dell'effetto che ha avuto quest'anniversario sulla scena, e noi ,non essendo molto bravi con le parole, non avremmo potuto descriverlo meglio, grazie!
    Sono sempre stato convinto di dover uscire dall'Italia per trovare un po di sano bboying come piace a noi, ma nella scena internazionale attuale ,dove ormai contano solo media, soldi e superstar, mi sa che sta volta sono gli altri a sognare quello che abbiamo vissuto noi a Roma.
    Potrei dire un sacco di cose ora ma tanto è inutile, abbiamo percepito tutti le stesse sensazioni e sappiamo tutti cosa fare adesso, il tempo la renderà ovvia!

    Simba
    RWMZ

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  3. Bellissimo articolo nexus! Chi non c'era ha perso davvero un tassello del puzzle, ti citerò una frase di Danno " chi c'era lo sa e chi sa non scorda! " e penso che tutti noi non dimenticheremo mai quel venerdì sera/notte! Peace!


    Slayer "Road Skill Crew" (aggiungi il nome c'eravamo anche noi ;) )

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  4. Grande Nexus,non potevi fare un articolo più azzeccato!
    Respect for RWMZ!!
    Tra le altre crew Road Skill,Street Fighterz Revenge!

    Sawyerz
    RDSK

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  5. Boia che invidia!!! Penso che sia uno dei modelli più belli di battle di cui abbia mai sentito parlare. Grandi avete spaccato un sacco big up e tanto rispetto da vicenza!!! Se ero di Roma ci sarei stato sicuro!!

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